A2 Playoff – Il post-partita di Treviso-Casale, Pillastrini: “Noi più freschi di Casale”. Ramondino: “Oggi nostre rotazioni non efficaci”
Tra i più positivi nell’intera serie, importante fattore soprattutto in difesa nella protezione del ferro e quale pericolo incombente per qualsiasi incursione casalese nel pitturato, Andrea Ancellotti analizza con calma la sua prestazione e quella dei compagni in gara-5: “Ho fatto pochi falli? In realtà abbiamo giocato aggressivi, ma non siamo noi a doverci adattare agli arbitri, penso siano loro a doversi adattare alla partita. Abbiamo fatto quello che ha chiesto il coach, dando il massimo. A volte ci riusciamo, altre volte no. Oggi abbiamo fatto molto bene, giocando una pallacanestro intensa per tutti i 40 minuti. Contro Ferentino incontrerò Gigli, lo conosco bene perché quando era a Reggio Emilia ero uno dei giovani che si allenava con lui, è uno stimolo in più affrontare un avversario così forte”.
Segue a ruota Matteo Negri, eletto MVP del match: “Ho fatto qualche canestro in più del solito, sono contento ma è tutto relativo: l’importante era passare il turno. Ce lo siamo meritati anche per il fatto di essere arrivati primi in classifica. Abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo e abbiamo fatto una buona partita. Nonostante la stanchezza siamo riusciti a dare il meglio, limitando bene gli avversari, soprattutto Blizzard. Contro Ferentino sarà durissima, è una squadra talentuosa, con un mix di esperienza e giovani interessanti; verranno qua per vincere. Moretti? Quando gioca Davide gli avversari cercano di alzare la pressione per metterlo in difficoltà, noi cerchiamo di dargli una mano a superare i pressing e lui è un ragazzo intelligente e anche stasera ha fatto il suo”.
Stefano Pillastrini, l’allenatore trevigiano, racconta come siano andate dal suo punto di vista partita e serie: “Complimenti veramente a Casale, avversario tremendo, anche se un po’ meno in questa partita, dove abbiamo tenuto un livello di intensità molto alto. Treviso è un’altra squadra quando riesce a correre e in 3 partite su 5 la Junior è riuscita a non farcelo fare. Sono sempre stati molto combattivi ed essere riusciti a batterli ci riempie di orgoglio. Complimenti al nostro staff medico, oggi eravamo in panico perché Fantinelli ha avuto un problema muscolare e sembrava non potesse giocare; il Dottor Motta e tutto lo staff l’hanno rimesso in piedi e questo è stato molto importante. Complimenti alla squadra, anche se non è il momento di festeggiare. Ora giochiamo contro uno squadrone, ma noi siamo quelli che hanno vinto di più finora e siamo pronti per affrontare la serie e provare a vincerla. Forse Casale era più affaticata e la quinta partita ha avuto un effetto peggiore su di loro perché i tempi di recupero favoriscono le squadre giovani come la nostra. Vincere punto a punto contro di loro è stato un bel segnale e un grosso miglioramento che ci ha fruttato la serie, ma ci sono ancora grossi miglioramenti da fare. Qualcuno ha detto che la squadra si sfalda nei momenti cruciali, ma abbiamo dimostrato di farcela e ora pensiamo alla prossima partita. Abbott? Lo facciamo giocare da 2/1 anche se non è esattamente il suo ruolo, ma sta dando il massimo e si sta impegnando moltissimo, per fortuna abbiamo trovato un giocatore così che si batte come un leone. Il fattore campo? Con la carica che avevamo oggi potevamo vincere anche in Cina, ma noi siamo contenti di giocare con questo pubblico e fortunatamente ce l’abbiamo anche in trasferta. Secondo me il fattore campo non è decisivo, anche se statisticamente vincono di più quelli in casa.”
Marco Ramondino, coach della Novipiù, tradisce una grande stanchezza e più di un filo di tristezza, per un’avventura che per un nonnulla, in gara-4, sarebbe potuta continuare nel turno successivo: “Solo complimenti a Treviso per la partita, per la serie e per tutta la stagione. Ringrazio i miei giocatori per i risultati ottenuti, come la semifinale di coppa e per essere riusciti a mettere questa pressione a Treviso. Alla fine è andata bene così, avremmo potuto e voluto fare di più, ma c’erano le condizioni per fare anche molto peggio. La partita è stata giocata benissimo da Treviso come in gara-2; le nostre rotazioni hanno avuto poca efficacia contro la loro ottima difesa. Loro hanno fatto solo 11 falli contro i nostri 24, qualcuno ha parlato di errori di arbitraggio ma non credo che una partita con scarto così ampio possa essere influenzata da queste cose. Ferentino? Ha qualcosa che non si insegna, ovvero l’esperienza, ma Treviso gioca con un’intensità che alla fine paga, sa lavorarti ai fianchi e dopo 200 minuti di playoff questo può fare la differenza.”