Italy in Euroleague – Marcia trionfale del Fenerbahçe di Datome a Madrid

Non c’è stata storia, neanche se di fronte c’erano i campioni in carica dell’Eurolega, sospinti dal pubblico di casa accorso numeroso per il grande appuntamento. Il Fenerbahçe di Zeljko Obradović, nonostante l’assensa di Jan Valesy, è apparso ancora una volta troppo superiore rispetto ai padroni di casa del Real Madrid.

Hanno vinto i turchi in gara 3, con punteggio di 63-75, ma il divario avrebbe potuto essere anche maggiore. Qualificazione alla Final-four per la via rapida quindi, un netto 3-0 contro i campioni uscenti, che sancisce lo stato di grazia della squadra di Istanbul. 

Senza Vasely in campo, Ekpe Udoh è stato l’autentico dominatore nel pitturato, con 15 punti, 12 rimbalzi, 4 assist, 2 palle recuperate, 2 stoppate e 33 di valutazione in oltre 37 minuti in campo. Il Fenerbahçe ha infatti fatto valere la sua forza partendo da una grandissima difesa, e pungendo poi in attacco quando faceva più male.

Il massimo realizzatore è stato ancora una volta la guardia serba Bogdan Bogdanović, autore di 17 punti. Avrà anche realizzato solo due triple su 8 tentativi, ma sono state due triple pesanti come macigni (anche un 3+1 quando il Real si stava rifacendo sotto).

Eccellente partita anche per il nostro Gigi Datome. Partito un po’ in sordina e prendendo subito un paio di falli, Gigi è venuto fuori nella seconda parte, quando i gialloblù hanno preso il largo sui blancos. Per l’azzurro 13 punti (3/5 in tiri da due, 2/3 in triple), 6 rimbalzi, 2 assist, un recupero e una stoppata, ma non una stoppata qualunque: un blocco monumentale su Jaycee Carroll lanciato a canestro che sicuramente rivedremo negli highlights della giornata. 17 di valutazione per l’azzurro, quindi secondo migliore in campo dopo Udoh secondo questa statistica.

Il Fenerbahçe raggiunge così la Final4 di Berlino, dove in semifinale si troverà di fronte i baschi del Laboral Kutxa Baskonia, la sorpresa di quest’edizione fino al momento e capaci di eliminare 3-0 il Panathinaikos.

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