FIP – Petrucci affonda: “La lega non possiamo abolirla ma tutta l’organizzazione torna a noi. Le tre squadre ci ripensino”
Il botta e risposta fra la Federazione Italiana Pallacanestro e Legabasket prosegue. Dopo il pesante comunicato da parte della FIP, in cui si revocava la convenzione alla Legabasket, e la conseguente scontata risposta di delucidazioni da parte del presidente di Lega Ferdinando Marino, arrivano le dichiarazioni del presidente federale Gianni Petrucci. «Tutta la parte organizzativa ritorna a noi – si legge nell’intervista pubblicata questa mattina da La Gazzetta dello Sport -: la Lega non possiamo mica abolirla, i club hanno il diritto di riunirsi, però possiamo annullare la convenzione e le deleghe in atto. Ricordo che i club per fare attività internazionale hanno bisogno del permesso delle federazioni. Perché finora non siamo mai intervenuti? Perché la Fiba lo permetteva e infatti ancora oggi riconosce solo l’Eurolega con le 16 squadre. Ecco perché Milano è fuori da questa storia. Dopo l’ultima delibera della Lega, non potevamo restare in silenzio. Io non mostro i muscoli, mostro la legge».
Una Lega quindi svuotata di qualsiasi potere con ogni aspetto (compresi tesseramenti, anticipi e posticipi televisivi etc) che passa nuovamente nelle mani della Federazione. Si ma per quanto tempo? «Quando la Lega si darà un organismo democratico per gestire una parte del campionato siamo disponibili a riaprire le porte per il riconoscimento di una Lega funzionale. Oggi è un po’ strana, ascolto solo per ogni questione “Devo sentire gli avvocati”. Chiarisco che già da mesi c’era un malessere. Da novembre ho ricordato alla Lega, con ben 5 lettere, che dovevano unicamente sottostare alle leggi della Fiba. Poi, c’è stato il problema di Reggio Emilia, Sassari e Trento».
Proprio sull’adesione a Eurocup per il prossimo triennio da parte di Reggio, Sassari e Trento, il presidente chiarisce: «Invito le società a ripensarci, sono state troppo frettolose. Aspettiamo fine mese e la loro mossa. Dovesse esserci, agiremo di conseguenza».