Mens Sana 1871, ecco la proposta di ripartenza: tutti gli obiettivi
Con un’assemblea pubblica molto partecipata indetta questo pomeriggio nelle stanze dell’Hotel Garden di Siena, è stata presentata a stampa e tifosi la proposta di un nuovo progetto di ripartenza destinato alla ristrutturazione societaria della Mens Sana 1871, che come noto versa in condizione societarie e finanziarie molto critiche. Come già annunciato nei giorni scorsi, a promuovere l’iniziativa un pool di piccoli imprenditori locali ed ex giocatori biancoverdi molto legati ad ambiente e società, fra cui Gigi Cagnazzo, Piero Franceschini, Letterio Visigalli ed Alfredo Barlucchi, coadiuvati dall’esperienza e dalla competenza di Giangastone Bruni e da altri soggetti locali molto interessati alle sorti del sodalizio bianco verde.
Attraverso la proiezione di slides illustrative, è stato presentato il piano di ristrutturazione societaria e gli obiettivi a breve termini per garantire la salvezza e il mantenimento della stagione in corso, attraverso la raccolta fondi con un trust che possa riunire più adesioni possibili al fine di costituire una nuova srl, affiancata da un consorzio che raccolga finanziamenti e aiuti economici: due soggetti giuridici che saranno effettivi entro martedì prossimo, e giudicati fondamentali per coprire le perdite più impellenti e urgenti. Una volta costituiti e dotati di statuto approvato di fronte a un notaio (entrambi già pronti e sottoscritti), i due organi si potranno presentare dalla Polisportiva per avere in mano le carte e i conti precisi del bilancio, in modo da definire gli importi in funzione delle date di scadenza. La raccolta fondi, secondo le indicazioni fornite dal gruppo, dovrebbe racimolare circa 300.000 euro di debito attuale, attraverso l’attivazione di un conto corrente dove già stanno confluendo donazioni, più altri 300.000 in previsione, da reinmettere nel capitale sociale, anche se secondo le informazioni in possesso, l’urgenza reale si attesterebbe sulle circa 100.000 euro. L’azione di trust e consorzio servirà a ricostituire il capitale sociale, con un piano triennale che possa dare sicurezza e stabilità, al fine di attirare per l’inizio della prossima stagione dei nuovi soggetti imprenditoriali, che come rivelato, sono in attesa di buone nuove per intervenire. L’obiettivo futuro sarà quello, attraverso la raccolta fondi, di mettere in minoranza le quote della Polisportiva in modo tale da avere una gestione totalmente indipendente: al momento la suddivisione vede il 94% della Polisportiva e un 6% di azioni private, che secondo il piano dovrà essere tripartita in futuro tra la Polisportiva che dovrà garantire servizi e uso impianto, il consorzio (operativo per raccolta sponsor e tratto d’unione con associazioni territoriali e di categoria), il trust e i privati, in modo da avere una nuova governance che assicuri un nuovo patto parasociale, definisca il nuovo budget, ricerchi il pareggio di bilancio, l’adeguamento dei progetti sportivi sulla base delle possibilità economiche (evitando di ripetere il passo più lungo della gamba) e garantisca infine la trasparenza nella comunicazione fra società e tifosi. Specie per quanto riguarda l’annoso problema delle imminenti cessioni dei giocatori per fare cassa, un tema che preoccupa moltissimo i tifosi: l’espediente è stato fortemente criticato e giudicato dannoso a livello aziendal, e grazie anche alla pressione di stampa e tifosi, dovrà essere impedito ad ogni costo prima del 28, data di chiusura del mercato. Il presidente del Comitato “La Mens Sana è una fede” Alessandro Lami ha inoltre rivelato l’esistenza, fra lo sconcerto dei presenti, di un cosìdetto “borsellino” dichiarato dalla società uscente di sponsor definiti “dormienti”, di circa 80.000 euro, una cifra che andrà in ogni caso confermata e verificata.
Il progetto quindi, se riuscirà ad andare in porto, dovrà dare vita a un basamento stabile su cui far poggiare l’ingresso di nuovi sponsor: l’era di un unico generoso partner non è più considerata, anche a livello nazionale, la strada maestra per costituire un business vincente nel settore. A questo punto si aspetterà di vedere se la proposta sarà accolta positivamente e troverà una risposta concreta da parte di soggetti dichiaratamente interessati e solidi come Giammarco Bisogno di Emma Villas e Rete Ivo.
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