A2 Ovest: Siena si gode il terzo posto, ma Ramagli predica calma. Bartocci ora aspetta nuovi innesti
Nemmeno il tempo di festeggiare il 98-91 su Barcellona Pozzo di Gotto che lancia Siena verso un impensabile terzo posto, che già i biancoverdi sono tornati al lavoro per preparare il prossimo impegno, nuovamente casalingo, contro Trapani, altra ghiotta occasione messa a disposizione dal calendario per alimentare un sogno che fino a qualche settimana sembrava precluso. Ramagli, come già sottolineato alla vigilia e poi in conferenza dopo il successo sui siciliani, ennesima prova di maturità e solidità dei suoi, lavora domenica dopo domenica non troppo interessato a obiettivi a lungo termine. C’è certamente soddisfazione per i progressi dei suoi che dopo i due punti presi a Latina hanno inanellato altre tre vittorie consecutive, ma ci sono anche tanti piccoli errori dei suoi correggere, e bisognerà sperare che non capitino infortuni rognosi. Con l’uscita di Cacace le rotazioni si sono ulteriormente ridotte, e finchè non arriverà il fantomatico sponsor non ci saranno new entry: “Quella con Barcellona è un tipo di partita difficile da vincere, sei obbligato a fare risultato, abbiamo messo la giusta intensità ma abbiamo giochicchiato e siamo stati sciagurati a farli ritornare in gara. Nonostante non sia stata la nostra migliore partita, abbiamo portato a casa la posta, e questo è importante. Non guardo tanto oltre la classifica, l’importante è raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. D’altronde bastano un paio di passi falsi per essere risucchiati in zone dove soffri, conosce le difficoltà di questo campionato”
Fronte Barcellona, rimane una certa amarezza per un colpo quasi sfiorato che poteva dare un incentivo notevole a classifica e morale. Ma per chi non lo sapeva, La Briosa non è apparsa per nulla l’ultima in classifica, ma anzi una squadra viva e che sa bene cosa dover fare, un bel viatico per il rush finale: “Peccato eravamo solo in 6 – ha spiegato coach Bartocci nel post gara – ma ci abbiamo messo anima ed energia fino in fondo. Abbiamo lottato e la squadra ci ha creduto nonostante le rotazioni limitate, pagandola alla fine” La società è già al lavoro per mettere a disposizione del coach almeno un paio di nuovi innesti, per aumentare la qualità e le rotazioni: Micevic, Guarino e Spinelli hanno detto no, ma la caccia continua, come la voglia di lottare e salvarsi. Con questo spirito sarà sicuramente meno difficile, anche se con Agrigento alla prossima in casa servirà una nuova impresa
© Basketitaly.it – Riproduzione riservata