Carraretto sul futuro: “Vorrei chiudere la carriera alla Fortitudo”
Il capitano della Fortitudo Bologna, Marco Carraretto, ha rilasciato una lunga intervista a “Stadio” parlando sia del proprio futuro che di quello della compagine bolognese:
Con il successo sulla Tezenis l’Eternedile ha risolto definitivamente il problema trasferta? Non ho la certezza assoluta, ma lo spero. Ora abbiamo l’assetto che sarà definitivo fino alla fine della stagione. Credo che una vittoria ottenuta con questo gruppo sia un buon punto di partenza. Espugnare Verona ci ha dato molto morale: primo, perché è stato il secondo successo lontano dal PalaDozza, e secondo, perchè lo abbiamo ottenuto sul campo di una squadra che, in estate, era stata inserita tra le principali candidate alla promozione.
Quali sono i limiti e le ambizioni attuali di questa Fortitudo? Le ambizioni devono essere sempre le più alte possibili: a ridimensionarle si fa sempre in tempo. L’importante è ricordare che siamo una neopromossa, che ha inserito un giocatore importante come Amoroso a gennaio e che, per questo motivo e con il rientro degli infortunati, deve ritrovare il suo equilibrio.
Cosa è cambiato principalmente con l’arrivo di Amoroso e il rientro di Flowers? Ora gli allenamenti sono molto più competitivi, l’intensità è più alta e la qualità è migliorata. E’ importante per prepararsi al meglio alle partite della domenica.
In cosa può crescere questa Fortitudo? Individualmente ognuno di noi è migliorato tanto. E come gruppo possiamo fare un ulteriore salto di qualità. Valerio è un giocatore di categoria superiore: può aiutare la squadra ad essere più precisa ed efficace. Il suo arrivo ha alzato la qualità complessiva.
In questo nuovo equilibrio Carraretto che ruolo avrà? Il mio ruolo sarà sempre quello di collante, per essere pronto a dare alla squadra quello di cui ha bisogno, anche se fossero semplicemente consigli per i compagni dalla panchina.
Al giro di boa come è il suo stato di forma? E’ buono, lavoro sempre come prima, anche se, rispetto a qualche mese fa, ho qualche acciacco in più, ma niente di preoccupante. Il problema all’anca? Non è passato completamente, mi dà ancora fastidio. E’ un’artrosi con cui convivo da un po’. Quando gioco non c’è problema, me ne accorgo quando mi raffreddo.
Lo scorso 27 ottobre ha compiuto 38 anni. Come vede il suo futuro? Il mio contratto con la Fortitudo scadrà a giugno. I miei agenti hanno parlato con la società che si è detta stracontenta di quanto ho dato e sto dando. Qui c’è uno dei migliori allenatori che abbia avuto in carriera: con lui il rapporto è splendido. Mi piacerebbe chiudere qui, magari riportando la società in Serie A. La promozione già quest’anno? Non è detto che non si possa fare, ma sarà molto difficile. Nello spogliatoio non ne parliamo.
Domenica con Trieste che partita sarà? All’andata da loro subimmo una delle peggiori sconfitte del campionato. Mi aspetto una partita molto intensa, con grande concentrazione. Vogliamo riscattarci.