Al termine della settimana più difficile del nuovo corso, Cantù rinasce nell’anticipo di mezzogiorno, fermando una delle capoliste, forse la più convincente fin qui, la Dolomiti Energia di coach Buscaglia, che cade 87-77 al Pianella. Con coach Brienza a gestire la transizione pre-Bazarevich, l’Acqua VitaSnella trova una gestione attenta e puntuale delle rotazioni, oltre a confermare l’imprescindibilità di Kenny Hasbrouck per questa squadra. La guardia ex-Ferrara (21, 5/6 dal campo, 5 reb e 2 assist) gioca la partita perfetta per concentrazione e dedizione sui due lati del campo, cambiando per due volte la partita nella ripresa, quando Trento prova a scappare due volte, all’inizio di ognuno dei due quarti finali.
E bravo Brienza in entrambe le occasioni a leggere tempestivamente la situazione, affidandosi ai tre piccoli, oltre a Kenny un Hodge (11 e 11 assist, nonostante 7 perse) al servizio della squadra e un Heslip (11, 3/8 da tre) con meno tiri in mano ma essenziale per allargare il campo. Assolutamente non secondario anche il ruolo di un buon Wojciechovski, bravo ad adattarsi a seconda delle caratteristiche dei compagni di reparto (9 e +11 di plus/minus in 18′ sul parquet). E’ così che Cantù si riprende per due volte il ritmo di una partita che nei primi 20 minuti sembrava avere in mano, con margini anche in doppia cifra dopo l’inizio di marca ospite, e che rischia di perdere con le 6 perse della seconda frazione. Merito della pressione di Trento sulla palla, brava a convertire i recuperi in transizione, guidata da quell’autentico all-around che è Julian Wright (15 e 5 reb), il cui vistoso calo nella ripresa, in difficoltà contro la fisicità di Johnson (18 più 10 reb), è uno dei fattori della sconfitta trentina.
Quando cala la qualità della circolazione di palla, oggi mediamente molto buona (23 assist complessivi) VitaSnella sembra destinata a spegnersi, colpita al ritorno dagli spogliatoi (dopo il 46-45 interno a metà gara) dai lampi di Sanders (10, 4 reb e 3 assist) e Lockett (10 e 4 assist), che dopo aver messo in seria difficoltà Abass subisce il colpo di coda del capitano canturino, i cui punti attaccando il ferro (11 e 8 reb) saranno fondamentali nel break che decide la partita nel finale. Lo stesso succede ad inizio quarto periodo, quando sono le zingarate di Poeta, tra cui la tripla da oltre 9 metri, a valere un piccolo gruzzolo per Trento, sul 67-73 ospite. Ma quando Hasbrouck si rimaterializza in campo dopo il breve e dovuto riposo, per gli uomini di Buscaglia diventa notte fonda. Cantù serra le maglie difensive come poche volte quest’anno, concedendo solo 4 punti negli ultimi 7 minuti di partita, infilando un parziale di 17-0 che stende gli ospiti, che non riescono a contenere la fisicità dei biancoblu. VitaSnella rinuncia saggiamente all’abuso del tiro perimetrale (7/23 alla fine, ma solo 9 triple tentate nella ripresa) e va a conquistarsi preziosi liberi (13/18 dalla lunetta nel solo quarto quarto, con l’8/8 del solito Hasbrouck), tutto l’opposto sul fronte degli ospiti, che sparacchiano dal perimetro (1/10 nei 10 minuti finali), non riescono più a correre in transizione e pagano l’inferiorità a rimbalzo (40-33 pro Cantù). Al netto di qualche errore perdonabile dalla linea della carità, i brianzoli gestiscono il finale di partita senza patemi, mettendo in cascina una vittoria preziosissima per il morale e per la classifica, dove il settimo e ottavo posto di Brindisi e Venezia potrebbero in teoria entrare nel mirino in ottica Final Eight. Per Trento uno stop non drammatico, ma che lascia qualche rammarico per una partita che i bianconeri hanno dato l’impressione di poter prendere in mano più volte.
MVP – non solo per BasketItaly, ma per acclamazione del Pianella, è chiaramente Kenny Hasbrouck (21, 3/3 da due, 2/3 da tre, 9/10 TL, 5 reb, 2 perse, 2 rec, 2 assist, 30 val.) l’uomo della partita. In una giornata di grazia anche in attacco la guardia da Siena College impressiona per la lucidità e la continuità delle sue letture difensive e per il modo in cui equilibra i quintetti, sia con Hodge che da unico playmaker. Se il suo nome era tra quelli passibili di taglio dopo il cambio di gestione, a Cantù sperano che patron Gerasimenko, che oggi lo ha applaudito a scena aperta, si sia convinto dell’imprescindibilità del giocatore per i meccanismi di squadra.
Statistiche e tabellini:
Acqua Vitasnella Cantu’ – Dolomiti Energia Trentino 87-77 (25- 17, 46- 45, 62- 62)
Acqua Vitasnella Cantu’: Berggren 6, Abass 11, Heslip 11, Zugno ne, Wojciechowski 9, Cesana, Johnson 18, Tessitori, Hasbrouck 21, Hodge 11. All. Brienza.
Dolomiti Energia Trentino: Poeta 7, Sanders 10, Pascolo 10, Baldi Rossi 7, Forray 7, Lofberg ne, Flaccadori, Sutton 11, Lockett 10, Lechthaler, Wright 15. All. Buscaglia.
Tiri da due: Cantù 22/32, Trento 24/48
Tiri da tre: Cantù 7/23, Trento 6/23
Tiri liberi: Cantù 22/30, Trento 11/14
Rimbalzi: Cantù 40 (4 off.), Trento 33 (8 off.)
Assist: Cantù 23, Trento 15
Palle perse: Cantù 15, Trento 12
Palle recuperate: Cantù 7, Trento 9
Stoppate: Cantù 2, Trento 2
Punti quintetto: Cantù 67, Trento 52
Punti panchina: Cantù 20, Trento 25
Valutazione Cantù 117, Trento 69
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