Alessandro Gentile? «La torta e la ciliegina insieme». Sono queste le parole del patron Livio Proli in merito alla questione Gentile sì, Gentile no. Senza il capitano Milano ha vinto e subito il pensiero comune è stato interpretare l’assenza del giocatore come un beneficio per il resto del gruppo; in pochi o nessuno come la buona capacità della squadra di riuscire a colmare il vuoto di un compagno che quando c’è la differenza la fa.
Forse si potrebbe dire: meno male e che bello che si vinca comunque, ma i pensieri sono stati subito variegati. Ma Tanto Proli lo conferma alla Gazzetta dello sport: «Non tocca a lui fare un passo indietro , ma sono i compagni che devono compierne uno avanti con un grande senso di affidamento reciproco». E ancora, nessun profumo, o meglio, puzza di taglio in casa Olimpia, soltanto la ricerca di altre pedine. Dopo Kalnietis ( se dovesse diventare realtà), l’attenzione del reparto play si focalizzerebbe sui centri, anche se, sempre altra conferma, Barac non è a rischio. «Sicuramente facendo un bilancio, l’Eurolega non è andata bene «per di più quest’anno in cui ci era capitato un girone abbordabile, il ko interno con il Cedevita ci ha tolto sicurezza, ma poi siamo risaliti. Peccato che le competizioni non siano iniziate due settimane più tardi». Un po’ troppi forse gli strascichi che si portano dietro da questa estate, vari giocatori agli Europei, il tour in America e quindi il poco tempo per allenarsi. Ora però, archiviata l’Eurolega e anche la SuperCoppa di inizio stagione, l’Eurocup è diventata «un obbligo». E così lo scudetto, da prendere, da conquistare.