Una cinica Capo d’Orlando supera Torino che pecca di ingenuità e dopo una rimonta rabbiosa nell’ultimo periodo si scioglie sul più bello.
Finisce 71-69 con un canestro realizzato a 3” dal termine da parte di Jasaitis, che deposita il lay-up ben smarcatosi, complice però una difesa quanto meno distratta di Ivanov.
Una partita che però Capo d’Orlando ha fatto sua per aver imposto il proprio ritmo, ragionato e quasi compassato, ma tremendamente solido a partire dal terzo periodo.
Il primo tempo è stato caratterizzato dal 6/9 da tre dei siciliani. I 12 assist dell’Upea (contro i 2 dell’Auxilium) al 20′ sono finiti nelle mani di Oriakhi, enigma mai risolto dalla difesa Torino e dei tiratori sul perimetro, Ihring e Jasaitis su tutti
Torino invece ha avuto in Dawkins il principale terminale offensivo (scomparso però nella ripresa) e i ritmi alti sembravano poter favorire il gioco di Giachetti and co. (36-40).
L’equilibrio però si spezza ad inizio ultimo quarto con il break di 7-0 (51-58) dei siciliani che inaspettatamente mancano killer instict.
La volpe lituana infatti avrebbe il colpo del ko del +10 a 5′ dal termine con una tripla aperta ma la fallisce e così prima Giachetti (splendido duello con Laquintana) e Mancinelli poi rimettono tutto in discussione.
Quando il pallone scotta sono Jasaitis e Basile a gestirlo ma i veterani soffrono l’asfissiante pressing di Torino, che può così azzerare il gap con due contropiedi di Robinson, unico lampo del suo match e di Mancinelli, ancora in splendida forma.
L’ex Fortitudo piazza anche la bomba del 67-65 che illude il Ruffini a 50” prima del finale in cui Jasaitis prende per mano i suoi e segna prima due liberi, a cui risponde Miller di puro istinto, e poi il canestro decisivo.
Capo d’Orlando ha subito risposto al ko interno contro Cremona espugnando un campo difficile con una grande solidità e mettendo in mostra i gioiellini Laquintana (sfacciataggine e disciplina anche nel finale) (in ombra invece Perl) e Mario Ihring,il ’98 autore di un 2/2 dalla distanza nel primo tempo, oltre all’oramai “granitica” prova di Oriakhi (15 con 7/9 da due).
Per Torino questa sconfitta segna uno spartiacque nella stagione: la Società questa settimana deciderà chi tagliare fra Miller e Robinson per far posto a Dyson, e farà il suo esordio a Trento l’attesissimo White. E probabilmente saluterà anche Ivanov, protagonista in negativo nel fnale. Una squadra che cambierà pelle a cui però non si darà molto tempo per prendere la confidenza, visto l’ultimo posto in classifica. In sostanza, ci sarà molto lavoro per coach Luca Bechi.
MVP Simas Jasaitis: L’ex colonna della nazionale lituana mostra tutta la propria multidimensionalità: tiratore quando serve, gestore del pallone nei momenti scottanti e sopratutto glaciale.
Tabellino: Torino- Capo d’Orlando 69-71 (18-19; 36-40; 51-53)
Torino: Ivanov 5, Giachetti 16, Mancinelli 17, Robinson 7, Fantoni 2, Dawkins 10, Miller 12, Ebi, Pappalardo ne, Mascolo. All: Bechi
Capo d’Orlando: Perl 6, Basile 2, Nicevic 7, Laquintana 9, Oriakhi 15, Jasaitis 18, Bowers 2, metreveli 6, Munastra ne. All: Griccioli
Tiri totali: Torino 23/39 da due e 6/19 da tre. Capo d’Orlando 22/40 da due e 6/12 da tre
Rimbalzi: 24 Torino- 22 Capo d’Orlando