Nella settima giornata del campionato di Lega A, la Consultinvest Pesaro regola per 75-70 l’Enel Brindisi, cogliendo così il secondo successo stagionale. Come di consueto, andiamo a rivivere il match analizzando statistiche e curiosità nel countdown targato Basketitaly.
10 ultimi decisivi minuti di gioco, in cui la Vuelle sferra la zampata decisiva e mette le mani sulla partita. Il parziale di 24-14 condanna l’Enel, completamente bloccata in attacco nelle fasi cruciali del match e bucata dalle triple messe a segno dai colored biancorossi. Chi la dura la vince!
9 i soli tiri liberi realizzati sui 20 tentativi brindisini. Questo dato su tutti fotocopia l’opaca prestazione degli ospiti, apparsi superficiali, distratti e sulle gambe nei momenti finali. La scarsissima percentuale dalla lunetta viene pagata a caro dazio, in particolare negli ultimi minuti in cui il trio Gagic-Banks-Harris stecca con un pesante 3/8. D’altro canto Pesaro è pressoché perfetta e chiude con 21/23 dalla linea della carità. Serata dalla lunetta storta!
8 i punti messi a segno nell’ultimo quarto da Trevor Lacey. L’americano esce alla distanza e ha il merito di piazzare la tripla che di fatto chiude la contesa nei secondi finali, bucando la zona brindisina ordinata per gran parte dell’incontro da coach Bucchi. Il rookie di North Carolina State mette a referto 19 punti ed è glaciale dalla lunetta con 10/11. Finale incandescente!
7 i canestri dal campo di Semaj Christon. Il folletto di Cincinnati si prende sulle spalle la squadra nel momento di grande difficoltà, permettendo ai suoi di rimanere a galla e aggrappati al match. Ha un rendimento costante per tutto l’incontro e infatti risulterà alla fine il miglior realizzatore con 21 punti in virtù del 7/15 al tiro. E ha notevoli margini di miglioramento. Da tenere d’occhio!
6 più 10 fa 16, come i rimbalzi catturati da Kenneth Kadji. Il campione d’Italia in carica domina nell’area pitturata, svettando su tutti e svitando anche le lampadine dell’Adriatic Arena. Tuttavia non rende, come potrebbe, in fase offensiva, rimanendo fermo a 7 punti realizzati con 3/9 da 2 e 0/5 da 3. Double face!
5 inteso come posizione in campo, e quindi come centro. Brindisi dà l’impressione di poter dominare nel pitturato, grazie alla presenza di Kadji, e di un positivo Gagic da 10 punti e 7 rimbalzi in 18 minuti di gioco. Il neo è rappresentato da Milosevic, all’ennesima prova opaca e chiamato in causa per soli 8 minuti. Pesaro invece conferma il problema stagionale, con l’abulico Shelton che riporta solo una virgola nel tabellino personale, e un Walker poco intimidatore ma autore di 7 punti e 10 rimbalzi catturati. La sfida, sotto questo aspetto, finisce con un pari e patta che non soddisfa nessuno e lascia adito ancora a dubbi e perplessità. Luci e ombre!
4 su 5 dalla distanza per Shaquielle McKissic. Il ragazzo ha la tempra di chi si è dovuto guadagnare tutto sul campo, viste l’esperienze personali da bambino abbandonato, con una parentesi in carcere e da senza tetto, per poi essere salvato dalla grande passione chiamata pallacanestro. Nei momenti che contano è decisivo con la specialità della casa, a cui aggiunge anche sostanza con 7 carambole conquistate. Chiude a quota 16 punti. “Big little Shaq”!
3 soli punti per Scottie Reynolds. Bucchi dichiara a fine partita: “Non è stato il giocatore che conosciamo. Ci ha fatto quasi un favore a giocare, non essendo in buone condizioni”. Nonostante ciò ha disputato 31 minuti e sommati ai 32 di Mercoledì scorso in Eurocup, le tossine si sono fatte sentire, a maggior ragione dato che era al rientro dopo quasi un mese di stop. Tutte le attenuanti sono dalla sua parte. In apnea!
2 come i quarti che bastano ai padroni di casa per trasformare i fischi in applausi. Sprofondata fino al -14, un timeout chiamato da coach Paolini nel secondo quarto, si è trasformato nell’occasione per riversare in campo tutta la frustrazione accumulata dall’Adriatic Arena fino a quel momento. La scossa emotiva ha provocato gli effetti desiderati, con una squadra ritornata in campo rigenerata. Nel finale di gara il pubblico pesarese è tornato a incitare i propri beniamini, non lesinando scroscianti applausi per l’impresa compiuta. All’inferno e ritorno!
1 grande occasione sciupata dall’Enel Brindisi. Nell’ambiente biancoazzurro la delusione è palpabile per i 2 punti lasciati per strada, sembrati ampiamente alla propria portata. Non è piaciuto l’atteggiamento complessivo della squadra, che è parsa specchiarsi appena raggiunto sia il +14, sia il +9 a 5 minuti dalla fine. Alcuni danno la colpa al doppio impegno in coppa, con la conseguente stanchezza fisica e mentale trascinatasi in campionato, altri alla superficialità con cui i giocatori hanno interpretato alcune fasi della partita. La verità come sempre sta nel mezzo!
0 nomination scaturite da questo match per la rubrica del “miglior quintetto italiano di giornata” che abitualmente forniamo per il campionato di Lega A. Sono gli americani a fare la differenza su entrambi i lati del parquet. Per la Vuelle capitan Basile realizza 2 punti dalla lunetta in 11 minuti, Gazzotti fa sportellate sotto canestro raccogliendo 2 rimbalzi e siglando 5 punti con 1/5 al tiro, mentre Ceron non entra mai in ritmo steccando con 2/6 dal campo. Sul fronte brindisino invece pesa l’assenza di Cournooh, diventato un punto di riferimento importante, rientra però Cardillo che in 6 minuti recupera 2 palloni, convertendo uno di questi in contropiede, e un rimbalzo. Zerini realizza 5 punti con 5 rimbalzi in 19 minuti con 2/4 al tiro, mentre Marzaioli non lascia impronte in 10 minuti di gioco. Made in USA!