Italbasket – Il presidente Petrucci: “Era il momento di cambiare e di puntare su chi possa portarci al nostro sogno”
Dopo l’annuncio della separazione fra Pianigiani e la FIP, è ufficialmente partito il countdown alla nomina del prossimo CT della Nazionale di basket. Il nome più gettonato, come riportato anche dalla nostra redazione, è quello di coach Ettore Messina attualmente al fianco di coach Popovich ai San Antonio Spurs. Nel frattempo però il presidente federale Gianni Petrucci, intervistato da Tuttosport, rilascia alcune dichiarazioni in merito all’addio di coach Pianigiani: “Perché il rapporto il tra un presidente e un commissario tecnico deve nascere con un feeling straordinario. Le decisioni non sono prese sulla base di poter o non poter raggiungere un risultato ma ho ritenuto che fosse giunto il momento di cambiare, e di indirizzare la scelta su chi si ritiene possa portaci al nostro sogno. Di Simone Pianigiani, tecnicamente non posso che parlare in maniera ineccepibile e dal punto di vista comportamentale ha lavorato con grande intensità, per altro rimane sempre con noi – a Pianigiani resterà la supervisione tecnica di tutte le Nazionali e gli indirizzi dei Centri Tecnici Federali, ndr. Solamente ritengo che per la Nazionale maggiore serva oggi una spinta ed una credibilità ancora maggiore. Per cui, grandi strette di mano da parte mia, ma la Nazionale dovrà essere affidata ad altro allenatore”.
Il presidente Petrucci, dribblando seccamente la domanda su Ettore Messina, si sofferma sul prossimo obiettivo dell’Italbasket: Il Torneo Preolimpico. “Sono realista e ottimista. Com’ero ottimista sul fatto che dovevamo cercare di vincere l’Europeo, ma poi abbiamo ottenuto una qualificazione comunque importante. Per cui sul preolimpico sono realista perché di fronte abbiamo nazionali agguerrite e con grandi disponibilità finanziarie, ma sono ottimista perché sono oltre vent’anni che non si organizza nulla in Italia. Torino poi mi è rimasta nel cuore e sono sicuro che la città risponderebbe benissimo. Abbiamo una Nazionale straordinaria con giocatori, dispiaciuti per non aver vinto l’Europeo, che ci credono. Il mix fra presidente, allenatore e giocatore è che tutti devono credere al risultato. Avevo ragione a dire che Rio non era un sogno impossibile, dobbiamo ancora raggiungerlo ma ci stiamo avvicinando”.