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Venezia sfreccia, Sassari arranca; il countdown della gara del PalaSerradimigni

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phil goss, venezia Il countdown di Sassari Venezia, che fra somiglianze, maturità, assist e rinascite, ci racconta in 10 passi, le sfumature  di uno dei big match di giornata.

 

10: Come i minuti di Peric nel terzo quarto; sempre in campo nella terza frazione, il lungo classe 85, seppur non al 100%, è stato una della chiavi per portare a casa la vittoria dal parquet del PalaSerradimigni; paga in termini di atletismo e forma nei confronti di Varnado e Alexander, ma non in termini di intelligenza cestistica e alla fine, arrivano 15 punti, con tanta efficienza nel pitturato. SOLIDO

9: Come i punti di Rok Stipcevic; parte in quintetto, una scelta a metà fra la condizione fisica di Haynes e la necessità di dare una scossa al n°0. Al contrario di altre giornate, il croato, non riesce ad essere trascinatore, seppur con lui in regia, i lunghi vengano innescati con una buona regolarità, ma nella giornata no di Logan, serviva una marcia in più dagli esterni e invece è mancato il pedale della frizione. ACERBO

8: Come i punti di Petway; all’inizio quando entra in campo, il pubblico del PalaSerradimigni, lo applaude per incoraggiarlo, quando esce, lo applaude per ringraziarlo.  Serviva un segnale di risveglio da parte di AirGeorgia, che parzialmente lui ha fornito; il pubblico Sassarese non ha perso l’occasione per incentivarlo, alzi la mano chi si ricorda degli applausi così fragorosi per un Tap Out finito poi nelle mani degli avversari, poi ha gradito le sue triple e la schiacciata che sapeva tanto di liberazione per un giocatore ampiamente sotto le aspettative sino ad ora. I tre falli lo hanno poi escluso dalla gara, ma la speranza per Sacchetti e tifosi biancoblu è che quella di ieri, fosse la premiere di un nuovo Petway a disposizione della squadra. ARABA FENICE?

7: Come i rimbalzi di Varnado; in troppi stanno sottovalutando l’apporto del gigante americano, che ieri ha chiuso con 14 punti e 7 rimbalzi in 25 minuti; da quando Sacchetti ha provato il nuovo starting five con Alexander, il rendimento del n°32 è notevolmente migliorato; con l’ex Maccabi c’è una buona intesa e i rimbalzi fioccano nelle sue mani se ben coadiuvato nel taglia fuori; ottimo il repertorio vicino a canestro, manca ancora un po’ di condizione, per reggere con gli show difensivi aggressivi per tutti i 40 minuti. CRESCITA

6: Come i canestri di Goss, tutti dal campo; la guardia americana, non perde occasione di mettere in mostra il suo talento, le sue grida dopo le triple hanno un doppie effetto, fanno impazzire di gioia i tifosi di Venezia, fanno impazzire di rabbia quelli di Sassari. Tra i due alla fine però a festeggiare saranno gli ospiti e il merito è proprio dell’ex Roma, che capisce come sempre, qual è il momento migliore per sfruttare le sue caratteristiche. SCIENZIATO

5: Come i punti di Haynes; il discorso fatto al punto 7 per Stipcevic vale anche per l’ex Maccabi, ma con una aggravante; dovrebbe essere la risorsa su cui puntare per avere le fiammate, che mettono in moto la Dinamo, ma per ora la pietra focaia pare abbastanza umida. Chiude con un assist per quarto, che complessivamente non è un dato negativo, ma non sono mai situazioni capaci di dare continuità al gioco, se poi questi fattori fanno il paio con la giornata di Logan, il risultato complessivo non può che andare sotto la sufficienza. C’è un dato che fa riflettere e che emerge dalle statistiche: 1 fallo subito in 27 minuti; ammesso e non concesso che la terna arbitrale abbia lasciato perdere su qualche contatto, da un play che dovrebbe dar modo di creare lo spazio di gioco per i tiratori e scardinare la zona, un solo fischio a proprio favore sembra davvero poco. DA RIVEDERE

4: Come i tiri liberi di Owens; chiude con il 75% dalla lunetta e una buona prestazione nel pitturato; l’asse play pivot aumenta la sua intesa gara dopo gara e l’ex Trento, dimostra di essere davvero un ottima risorsa se innescata bene; manca la consistenza a rimbalzo, che dovrebbe essere il punto forte del suo lavoro nel pitturato. IN CRESCITA
SOMIGLIANZE
3: Come i sosia della Reyer; una piccola divagazione extracestistica per sottolineare le somiglianze fra tre giocatori Veneziani e altrettanti personaggi famosi. Tonut è il sosia ufficiale di Ljiaic, il nostro augurio è che presto il giovane giocatore Canturino possa pareggiare lo stipendio del suo sosia; M.Green è il sosia di Eddie Murphy, ma se l’attore è diventato celebre per la sua risata contagiosa, il play della Reyer, lo sta diventando per le lacrime che fa scendere agli avversari; Peric è Edi Dembinski, la capigliatura aiuta parecchio nell’assomigliare i due, ma anche le espressioni e la bocca fanno del giornalista Rai e dell’ala Croata due separati alla nascita. SOSIA

2: Come i canestri di Mike Green; sbaglia abbastanza dal campo l’ex Varese, che viene costantemente battezzato dalla difesa biancoblu, ma lui si fa perdonare con 8 assist per i compagni, dimostrando come cresca bene l’intesa con Owens e come le scelte di mercato fatte ad inizio stagione, possano essere il viatico più giusto, per fare quel salto di qualità che è spesso mancato in Laguna. MOTORE

1: Come la tripla di Alexander; anche lui, sin quando ha modo di giocare con Varnado, sembra essere un ottima risorsa, poi non riesce più a sfruttare al meglio le sue risorse; impressiona per la facilità nel palleggio quando guida il contropiede, facendo dimenticare ai 5000 presenti che guida un corpo da oltre 200cm per oltre 100kg, ma manca nel terzo quarto con il resto della squadra, quando Venezia assesta la spallata più importante al ritmo della partita. SOTTOMISURA

0: Come i punti di Logan; sarà stato il cubo che ha fatto l’esordio al PalaSerradimigni (a proposito, rivedere i replay in tempo reale è una chicca da non sottovalutare e appena sarà operativo il punteggio, completerà un cammino di ringiovanimento del PalaSerradimigni davvero importante), sarà stato il poster nell’house organ o l’incrociarsi di alcune costellazioni, Giove in Saturno o chissà cosa, ma vedere una virgola per David Logan, ha messo a repentaglio la salute di Papa Francesco. Prima di questo turno di campionato l’ex Alba era il miglior realizzatore del campionato, ora il quinto, facile pensare che i primi a temere la sua reazione, dovranno essere i prossimi avversari. PAGANINI