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Biella-Ferentino: la sala stampa

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carrea, biella

La parola a coach Carrea: “Banalmente i due punti servono perchè se non si fanno si rimane indietro. La difficoltà quando si fanno filotti di sconfitte è pensare che si sia sbagliato tutto, noi eravamo convinti che ci fosse del buono nella nostra squadra, che ci fosse qualcosa da reindirizzare ma che non si dovesse invertire la rotta. Questa vittoria suffraga questa tesi, mentre l’aiuto che ci ha dato Mike è stato unico, si potrebbe dire in una parola con il suo carisma, negli allenamenti, negli spogliatoi, nell’ascoltare i time out, nel dare il cinque… Questa squadra aveva bisogno di una spalla su cui appoggiarsi nei momenti difficili e lui ha interpretato questo ruolo nel migliore dei modi. Quello che abbiamo fatto è stato traformare la fatica in energia. Prima non eravamo mai riusciti a mostrare questa fatica con giocate difensive e offensive, finivamo spremuti ma non riuscivamo a esplodere pur provandoci sempre. Poi abbiamo fatto 74 punti in casa ma nei minuti chiave non siamo mai venuti meno, non abbiamo avuto quegli anelli mancanti che ci hanno condizionato in precedenza. Abbiamo fatto un bel passo nella direzione che desidero, sì, però la nostra produzione offensiva è ampiamente migliorabile e dobbiamo lavorare per questo. L’elemento chiave è che abbiamo trasformato i rimbalzi d’attacco mentre prima li sbagliavamo e questo rendeva inutile lo sforzo. Il bilanciamento tra attacco e difesa è stato argomento di lavoro in settimana e continuerà a esserlo.

La gestione delle energie era determinante, certo la tentazione di tenere Hall in campo era davvero forte dopo i primi minuti, avevo qualche timore nel toglierlo ma non bisogna dimenticare che le partite si vincono negli ultimi quarti, facendo certe scelte a volte si sbaglia ed a volte si ha ragione. Sono d’accordo sul fatto che abbiamo retto anche senza Hall in campo, comunque vedremo i dettagli e torneremo a ragionare sui discorsi di prima, nelle 4 sconfitte non era tutto sbagliato e adesso non è tutto perfetto, la sensazione è che il giocatore che abbiamo scelto sia quello giusto però prende forza. Anche Ferguson è apparso più tranquillo con uno a fianco che può dargli una mano. C’era stata qualche critica sulle sue palle perse ma è chiaro che se uno ha tutta la difesa avversaria addosso per toglierlo dai giochi poi rischia di perdere palloni. Un altro violino toglie pressione e pulisce i tiri, poi c’è anche il discorso emotivo, questi due giorni hanno dato serenità a Jazz e questo si vedeva anche in allenamento. Adesso c’è un po’ più di luce ma sono solo due punti, non dobbiamo usarli per festeggiare ma come benzina per le prossime partite”.

L’allenatore ospite Federico Fucà commenta così la gara: “Complimenti a Biella che come ci aspettavamo anche se non aveva ancora vinto sapevamo che era in grado di fare una pallacanestro di grande energia. Noi dovevamo quanto meno impattare questa energia ma ci siamo riusciti solo a tratti. Nonostante tutto siamo arrivati a giocarci la partita nei minuti finali dove diventano importanti i dettagli, ma proprio in questo non siamo stati efficaci, ad esempio nel lasciare due rimbalzi offensivi consecutivi a Biella. Detto questo non ci rimane a lavorare su questi perché diventino qualcosa di sicuro e certo in ogni trasferta. Sapevamo dell’energia degli avversari e dell’ arrivo di Hall e dovevamo essere pronti a contrastare entrambi. L’abbiamo fatto solo a tratti, proprio ad Hall abbiamo fatto prendere quei due rimbalzi decisivi ma è inutile piangere sul latte versato, in questo campionato ogni partita è una battaglia, dobbiamo crescere e nonostante la sconfitta non avere facce tristi ma, scusate il termine, facce incazzate perché domenica arriva un’altra grande squadra come Trapani”

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