Il PalaRuffini rimane stregato per la Manital: arriva infatti il terzo ko, questa volta ad opera di una diretta concorrente per la salvezza, la Vanoli Cremona, per 93-80.
Se nei primi due match casalinghi la caratura degli avversari aveva in qualche modo giustificato e reso meno amara la sconfitta, oggi le attenuanti sono molte meno.
La Vanoli ha avuto la meglio sin dalla palla a due trovando canestri facili complice una difesa piemontese sguarnita: nel primo quarto è Cusin a far la voce del leone (8 pt in 6′) mentre Torino perde 4 palloni e finisce sotto di 9 lunghezze (23-14), mostrando un attacco senza idee chiare.
Nonostante l’assenza di Vitali, la Vanoli è in grado di leggere i temi tattici e di ciò va dato pieno merito a Pancotto e ad un roster costruito con sapienza, in cui son presenti gioventù ed esperienza, atletismo e doti tecniche.
Bechi già ad inizio secondo quarto si gioca la carta Mancinelli, che prova a dare quella scossa emotiva ai compagni, ritornando ad essere subito il fulcro del gioco dell’Auxilium.
La difesa gialloblù però concede il palcoscenico a Mcgee, e rispetto alla trasferta di Cantù, l’involuzione diventa sempre più evidente con il passare dei minuti. L’ex Fortitudo e Dawan Robinson (19 pt) gli unici due a salvarsi, provano e riescono a rimettere in carreggiata Torino, che chiude sul 36-41 al 20′.
Il terzo periodo ancora una volta è fatale: il 25-12 è la pietra tombale sul match e vede protagonista Washinghton autore della schiacciata a difesa schierata che è il manifesto della superiorità dei lombardi.
Le analogie con i match disputati contro Reggio Emilia e Venezia sono limpide: ancora una volta la squadra subisce più di 90 punti, sprofonda a -20 nel terzo periodo e non riesce a trovare le risorse per reagire.
Tutti si aspettavano una risposta dalle due guardie americane, Miller e Dawkins, le quali ancora una volta hanno confermato limiti tecnici e sopratutto di personalità (4/14 complessivo al tiro).
E così il quarto quarto si conferma garbadge time, salvo il fatto che questa volta a caratterizzarlo sono i mugugni dei tifosi.
Cremona con questo successo invece può dire di essersi lasciata definitivamente alle spalle la rimonta subita contro Trento e attende il rientro dell’azzurro (che né avrà ancora per un mese) per poter innalzare l’asticella delle proprie ambizioni.
MVP Mcgee: 23 punti e 32 di valutazione per l’ex Iowa State, Bremenhaven e Capo d’Orlando, bravissimo ad incunearsi nelle falle della difesa di Torino e a renderle manifeste.
Tabellino: Torino-Cremona 80-93 (14-23, 36-41, 66-48)
Torino: Robinson 19, Miller 4, Mascolo, Dawkins 5, Ivanov 16, Mancinelli 16, Ebi 16, Fantoni, Rosselli 4, Blotto ne, Crespi ne, Giachetti. Coach: Bechi
Cremona: Mcgee 23, Cusin 15, Southerland 7, Gaspardo, Washington 9, Cazzolato, Turner 13, Adegboye 12, Mian 8, Biligha 6. Coach: Pancotto.