Count Down – Kadji e Zerini inchiodano Cantù. Abass super ma non basta, Hasbrouck sorprende da play, disastro Hall
Tanti numeri da analizzare nella vittoria in overtime dell’Enel Brindisi, corsara al Pianella contro una Cantù che non chiude la partita dopo averla girata nel secondo tempo. Decisiva la supremazia a rimbalzo dei pugliesi (32-51 in totale con ben 18 offensivi), specialmente dopo l’intervallo lungo, quando gli uomini di Bucchi raccolgono 31 palloni sotto i tabelloni contro i soli 15 dei padroni di casa.
Se ci si poteva attendere il clamoroso Kenni Kadji, che nel finale dei regolamentari toglie l’Enel dall’impasse che sembrava costare il match, il fattore X è l’inatteso Zerini dell’ultimo spicchio di partita. Il centro da Firenze scrive 11 punti con 8 rimbalzi tra quarto quarto e overtime, stabilendo il dominio in vernice dei pugliesi cui Cantù non trova contromisure.
Troppo corta la rotazione dei brianzoli, con un Ross (3 punti tutti dalla lunetta in 19′) che ci prova nel primo tempo ma è chiaramente svuotato dall’influenza contratta in settimana, tanto da vedere il match dalla panchina nella ripresa. Wojciechovski fa il suo, ma paga nel finale contro la classe superiore di Kadji, non basta l’impatto enorme di Hasbrouck in regia, che assieme al capitano Abass prende in mano la squadra dopo l’intervallo con 18 dei suoi 22 punti e una personalità che Hall non dimostra. Fondamentale nel caricare di falli gli esterni avversari,su tutti un Cournooh fin lì devastante, fa storcere la bocca il cambio di Corbani che lo confina in panca per gli ultimi 2′ per affidarsi all’ex Pistoia con Cantù tornata avanti e con l’inerzia in mano, inceppando il motore dei suoi.
10 come le triple a bersaglio per le due squadre, su 29 tentativi per Cantù a fronte dei 25 di Brindisi. Cambia però, non di poco, la distribuzione, con l’Enel che tira 24/51 da due contro il 20/36 dei padroni di casa, frutto dell’enorme mole di secondi possessi, 18 rimbalzi offensivi e 51 totali contro i soli 32 complessivi dell’Acqua VitaSnella. Alla lunga è questo il fattore principale che manda i due punti in palio verso la Puglia.
9 come i punti di Kadji nel quarto quarto all’interno di una prova super da 25 con 11 rimbalzi. Il lungo da Miami University riesplode nel finale di partita, quando Cantù sembrava averlo limitato, con 7 punti negli ultimi 3′ minuti dei regolamentari che annullano il -6 dei suoi. 9 anche i rimbalzi (a 4) conquistati dai pugliesi nell’overtime, con l’ex Sassari e Zerini a dettare legge in vernice contro l’esausta batteria dei lunghi di casa.
8 come i falli subiti da Kenny Hasbrouck (22, 6/13 dal campo, 4 assist) che ribalta la partita come un guanto, quando, in assenza di Laganà e con un Hall insipido, prende in mano la regia dall’intervallo in poi. Da point guard improvvisata cambia l’atteggiamento dei suoi, attaccando furiosamente il canestro e mettendo la museruola a Cournooh, che perde ritmo e lucidità finendo fuori per falli con 5′ sul cronometro dei regolamentari. Letteralmente insondabili i motivi per cui Corbani lo toglie dal campo nei 2 minuti finali dei regolamentari, per un Hall da tempo fuori partita dissipando l’inerzia accumulata dai suoi.
7 come i rimbalzi offensivi di Andrea Zerini (15 e 13 reb), il vero fattore, assieme a Kadji, del contro-ribaltone brindisino. Mette 11 dei suoi 15 punti tra quarto periodo e overtime, aggiungendo 8 dei suoi 13 rimbalzi totali, garantendo quei secondi possessi che permettono all’Enel di scavare prima, e proteggere poi il cuscino di sei punti ad inizio supplementare che Cantù non saprà più recuperare.
6 su 13 dal campo, 9 rimbalzi e 10 falli subiti nella partita al limite della tripla doppia di AwuduAbass (23 punti e 28 di valutazione).Il capitano canturino gioca un match in crescendo, è in pratica l’unico baluardo quando gli ospiti tentano la fuga nel primo tempo, coinvolge i compagni con la sua aggressività dopo l’intervallo. Vince il duello muscolare con Durand Scott, mandandolo in panchina per falli, è meno preciso dai 6.75 (1/5) rispetto alla vittoria con Torino, ma più di così, per fatturato e abnegazione, non gli si può davvero chiedere.
5 su 9 da due per l’Enel nel supplementare, quando gli uomini di Bucchi cercano con continuità la palla sotto per i lunghi, corroborati dalla superiorità a rimbalzo. Punti pesanti per creare il mini strappo difeso poi dalla lunetta (6/8), contro una Cantù che si limita a cercare le soluzione perimetrale (soltanto tre tentativi da due nei 5 minuti extra, tutti fuori bersaglio).
4 su 4 da due e 4 su 4 da tre nel percorso netto al tiro di un Cournooh (anche 3 assist) che per 25 minuti tiene saldamente in mano le redini del match. La scarica di 8 punti consecutivi nello spazio di un minuto nel terzo quarto manda in doppia cifra il vantaggio Enel, i tre falli e il conseguente riposo in panchina gli levano ritmo che non ritroverà più, non riuscendo a gestire l’aggressività di un Hasbrouck che gli fa spendere i restanti due in un amen nella quarta frazione. 4 sono anche le stoppate di Jared Berggren (8pti e 6 reb), efficace come intimidatore, meno a rimbalzo, dove tiene per due quarti, per finire spazzato via, anche causa assenza di sostituti vista la prova trascurabile di Tessitori, dalla coppia Kadji/Zerini quando la partita entra nel vivo.
3 su 4 da due e 3 su 4 da tre nel terzo quarto di Brady Heslip (22 con 5/9 da due e 4/10 da tre) che si incendia al rientro dagli spogliatoi, producendo 15 dei suoi 22 punti e fornendo carburante per il decollo dell’attacco di Corbani. Come sempre il canadese è la cartina di tornasole per Cantù, che ha il torto di non riuscire più a innescarlo nel resto del match, cercandolo solo sul primo passaggio dell’azione – uscita dal blocco in post basso – su cui un attento Banks non si fa più sorprendere. 3 su 5 dai 6.75 anche per un volenteroso Wojciechovski (11 e 3 reb), che non trema quando si tratta di prendersi responsabilità al tiro, ma si dimostra cedevole a rimbalzo, dove subisce la fisicità di Kadji e pecca di ingenuità sotto canestro nei minuti decisivi, concedendo (complice anche Berggren, quei secondi possessi che Cantù paga col sangue.
2 come gli assist decisivi nel finale dei regolamentari che Adrian Banks (19 punti 6 assist totali e 7 reb) serve a Kadji (tripla) e Zerini (canestro più fallo) quando Brindisi si trova sotto di 6 a 3 minuti dalla sirena,riscattando un secondo tempo fin lì anonimo. Litiga con le percentuali l’ex-Varese (4/12 da due), con scelte poco lucide dopo un discreto primo tempo, ma riemerge silenzioso nel finale, quando Bucchi lo schiera in emergenza da point guard e contribuisce in solido con 8 pesantissimi punti nell’overtime, tra cui il 4/4 dalla lunetta che mette in ghiaccio la vittoria.
1 su 8 da tre per l’Enel tra quarto periodo e supplementare, dopo aver viaggiato sopra il 50% (9/17) nei primi 30 minuti di partita. Proprio quando si inverte la tendenza nel tiro perimetrale (Cantù tirerà 8/18 dall’intervallo in poi dopo il 2/11 del primo tempo) Brindisi sembra destinata a perdere inerzia e partita, bravi i pugliesi a leggere la partita e spostare il baricentro sotto canestro riprendendosi l’una e l’altra.
0 come i tiri dal campo tentati da Langston Hall (7 punti, tutti dalla lunetta e 1 solo assist), autore di una prova a dir poco timida, spazzato via dal Cournooh dominante dei primi due quarti e mezzo, che gli segna da tutte le posizioni e lo annulla sul piano fisico, incolpevolmente ributtato in campo, con esito infausto, quando è il momento di chiudere. Cantù, già priva di Laganà per il resto della stagione, non si può permettere un playmaker che, oltre a rinunciare ad attaccare, non mette neppure i compagni in condizioni di farlo, considerato che Hasbrouck, oltre a non essere point guard di ruolo, difficilmente sarà sempre quello di ieri sera.
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