Varese-Caserta in CountDown: dai 10 debuttanti ai fischi del pubblico passando per Bobby Jones
Prima gioia per la Pasta Reggia Caserta, al contrario dell’anno scorso, quando dovette aspettare 15 giornate per festeggiare la prima vittoria, prima grande delusione invece per la OpenjobMetis Varese, ecco l’incontro visto per mezzo del nostro CountDown:
10 su 12 – I giocatori della OpenjobMetis Varese al loro debutto in Serie A. Solo Cavaliero e Campani fino a ieri avevano già dispuato gare nel nostro campionato, è questa la maggiore motivazione che Moretti dà alla pessima prestazione della sua squadra: l’inesperienza.
9 – I rimbalzi offensivi di Dario Hunt, vero e proprio dominatore del pitturato, riesce a fornire una grande quantità di secondi tiri ai compagni e di creare per sé opportunità di realizzazione.
8 – I giocatori di Casera andati a referto, simbolo di un gioco che coinvolge chiunque sia in campo, a partire da Giuri, Gaddefors, Amoroso fino a Downs e El-Amin, uno dei più positivi.
7 – La differenza punti dell’ultimo e decisivo quarto, 15-22 in favore di caserta che determina il 51-58 finale. Parziale frutto sia della striscia di Jones (vedi n.3) sia dell’incapacità di Varese di creare attacchi ragionati e quindi semplici canestri.
6 – Canestri da due di Wayns, la nota più positiva in casa biancorossa (18 punti), è il primo ad entrare in partita (vedi n.0) e quello che permette ai compagni di rimanere aggrappati alla partita grazie ad accelerazioni fulminanti e penetrazioni incontenibili, peccato che la caviglia lo tradisca e non possa dare il suo apporto nel momento cruciale del match.
5 – I giocatori a referto per Varese, al contrario di Varese simbolo di come molti non si siano ancora integrati e non siano entrati nel centro del gioco, tra di loro spiccano Davies e Thompson, in campo in totale per 46 minuti senza centrare un tiro.
4 – Nelle ultime quattro, si perché Caserta sulla carta è data da molti come una delle squadre che dovranno lottare per la salvezza, e questi due punti conquistati su un campo ostico come quello di Varese sono un ottimo punto da cui partire per una stagione che dia soddisfazione ai tifosi dopo le sofferenze dello scorso anno.
3 – Le triple di fila di Bobby Jones, colui che ha deciso di vincere la partita, sì perché con tre triple e 11 punti totali nell’ultimo quarto ha letteralmente spezzato l’equilibrio che stava regnando fino a quel momento, soprettutto per questo è lui l’MVP della partita.
2 – Le triple di Varese in tutta la partita, la prima nel terzo quarto firmata dal solito Maalik Wayns, con questi numeri (il 10%) è già tanto che Varese sia rimasta in gara per così tanto tempo (come ha detto Moretti in conferenza).
1 – Uno e uno solo il canestro dal campo di Ramon Galloway, altra grande delusione della compagine varesina. Necessario premettere che è in cattive condizioni fisiche ed è infatti dovuto uscire infortunandosi proprio sull’azione dell’unico canestro. Prima solo entrate sconclusionate e tre palle perse.
0 – I punti di Varese dopo 6 minuti, che va finalmente a referto grazie ai tiri liberi di Wayns, il pubblico varesino soffre ad ogni possesso in attacco, ad ogni palla persa e sfoga tutta la sua rabbia al termine dell’incontro fischiando pesantemente la squadra, forse un po’ presto per attacare così i giocatori, che però non hanno molto tempo per mettersi in moto, alla prossima c’è Milano.
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