Sassari, il segreto di coach Sacchetti? ‘La serenità. Obiettivi: bissare scudetto e top16 Eurolega’

 «Certo», quando gli è stato chiesto se sia possibile bissare lo scudetto. «Certo», quando gli è stato chiesto se accetterebbe di guidare la Nazionale. Parola di coach Meo Sacchetti, quest’anno alla sua settima stagione in quel di Sassari. Unica certezza al momento è che la croce sulla casella ‘Bissata la tripletta’ non si può più fare, la SuperCoppa è sfuggita loro di mano in favore di Reggio Emilia. Ma per il resto si può certamente lavorare. Il segreto? «La serenità, – come ha raccontato alla Gazzetta dello sport – bisogna sempre vivere tutto serenamente, anche il fatto che ogni anno si riparte daccapo,  sono cose che si sanno, quindi si vivono bene». E ha continuato: «Quest’anno è stata costruita una squadra altrettanto intrigante, forse meno fisica, ma mi auguro un po’ più concreta. Dobbiamo recuperare Alexander che si trascina un doloretto da un po’ di tempo e per noi è importante, può giocare da ala grande e centro». E proprio nella ricostruzione della squadra, a mancare è il tassello Lawal: «Senza dubbio avrei tenuto lui, – ha affermato Sacchetti – uno che ti prende 20 rimbalzi ai playoff è come avere un giocatore che fa 40 punti. E poi ci ha dato quell’aggressività mentale che in più momenti è stata decisiva per la squadra». Sassari che anche quest’anno punterà al tricolore, «sicuramente la strafavorita Milano non c’è più», e per l’Eurolega per ora ha fissato l’asticella «alle Top16, anche se con le più forti pagheremo a livello fisico».