Sarà un’altra stagione tribolata in Colorado ma i tifosi italiani avranno comunque un valido motivo, direttamente da Graffignana, per supportare il team…
Passata Stagione
La scorsa è stata probabilmente la peggiore stagione dei Nuggets da un decennio a questa parte. Tra infortuni, beghe contrattuali e vicissitudini esterne al parquet Denver ha raccimolato solamente uno score di 30-52, chiudendo quarta nella propria division e dodicesima nella conference.
Il cambio di panchina, da Shaw a Hunt, è stato tardivo ma non è stato il solo problema di una franchigia che, nelle annate passate, era riconosciuta come una dalla programmazione migliore.
Novità 2015/16
Partiti Afflalo, Mozgov, McGee e soprattutto Ty Lawson, i Nuggets ripartono da un’ossatura giovane e cosmopolita. Il roster ha perso profondità nel reparto lunghi e forza in quello delle guardie/play e non presenta particolari punti di forza. Probabilmente il nuovo coach Michael Malone ripunterà sui ritmi alti e su un attacco a tutto campo, avendo a disposizione un poliedrico quale Gallinari e probabilmente il lungo più atletico della lega, “Manimal” Faried. Il pescato al draft Mudiay è un talentino niente male, con la testa sulle spalle (in Cina nella passata stagione per strappare un contratto per portare soldi ai suoi familiari in Congo Ndr.) e con una visione di gioco già pronta per il grande passo. Qualche colpo di assestamento finale potrebbe arrivare nel reparto guardie, che di certo non può basarsi su un giocatore alla frutta quale Randy Foye. Dalla panchina Chandler sarà una garanzia ma con lui ben poco altro.
La Stella
Faried potrà e darà certamente di più rispetto alla passata stagione, ma la stella più splendente tra le fila dei Nuggets è senza ombra di dubbio il nostro Danilo Gallinari. La sua scelta di firmare un’estensione contrattuale di due anni con un team in ricostruzione potrà sembrare per alcuni discutibile, ma questa sarà l’annata della sua definitiva consacrazione. Integro fisicamente – anzi più forte che mai – e reduce da una campagna europea che seppur non vincente ha fatto intravedere lampi di predominio assoluto. Giocatore bidimensionale che non trascura nemmeno la fase difensiva, rappresenta l’arma tattica più importante a disposizione di Denver.
Obiettivi Stagionali
Si prospetta un’annata ancora più difficile in quel del Colorado. I playoff sono una chimera ma anche arrivare a 30 vittorie pare essere un obiettivo fuori portata. Si punterà a far crescere i giovani, con Mudiay nemesi positiva del ribelle Lawson e con Lauvergne all’ultima chiamata in NBA, nonché a valorizzare le uniche due stelle rimaste a roster, Gallinari e Faried.
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