La Francia approda come da pronostico in semifinale, col minimo sforzo, dopo aver sofferto per quasi 20’ un’orgogliosissima Lettonia, che onora al meglio l’inaspettato ingresso ai quarti di finale. Sugli scudi i ‘soliti’ Diaw (14) e Parker (18 + 6 assist ), con il secondo svegliatosi all’improvviso dal torpore-noia che lo stava attanagliando da inizio europeo a fine secondo periodo, quando ha fatto svoltare da solo la partita. I lettoni, quasi perfetti fino all’intervallo lungo, sbandano e infine si sgretolano quando il gioco si fa duro. Ora lo scontro titanico tra Francia e Spagna, con gli spagnoli desiderosi di vendetta dopo l’onta dell’eliminazione ai quarti dei Mondiali ’14 e la rimonta subita in semifinale a Eurobasket ’13. La Lettonia deve recuperare in fretta le energie per andare a giocarsi un posto ai tornei preolimpici dell’anno prossimo: prossimo scoglio la Grecia.
Patemi imprevisti per la Francia al ballo delle magnifiche otto. L’obbligo di vincere a tutti i costi, una certa macchinosità offensiva negli avvii già riscontrata nel girone – in particolare con la Polonia – conducono su binari inaspettati il secondo quarto di finale di oggi. Quello apparentemente più scontato, e che vede invece impantanarsi i Campioni d’Europa in carica. Merito di una Lettonia appiccicosissima in difesa, capace di tenere Diaw e soci a un misero 49% dal campo e neutralizzarla dalla lunga distanza (1/7) per quasi 18’ del primo tempo. La Francia, forse troppo sicura di sé e dell’ineluttabilità della propria vittoria, trotterella a basso ritmo all’apertura delle ostilità; Diaw fa il suo, essenziale in attacco (10 punti con 5/5), Parker ci mette un bel po’ a entrare in temperatura, gli altri navigano nella mediocrità. E allora avanti Lettonia, vai a coltivare i tuoi sogni! I baltici lo fanno con la nota diligenza e si inventano ottimi canestri un po’ per tutta l’area, coperta alla perfezione, trovando spesso e volentieri lo spazio necessario per tirare in serenità. 71% la percentuale da 2 nella prima metà gara, con Janicenoks a fare il fenomeno (12, 3/3 da 2, 2/2 da 3) e Bertans appena dietro (9, 4/5 da 2). La Lettonia sta quasi sempre avanti, senza mai prendere il largo, quando sul 31-36 Parker decide di affermare il suo status di fenomeno: a vederlo sembra tutto molto semplice, ma sappiamo che sono in pochi in Europa a potersi accendere di cotanta luminescenza quasi senza sforzo. Blocco del lungo, movimento sulla sinistra mentre il difensore lo perde, arresto e tiro, e voilà: una tripla, tre tiri da 2 morbidi morbidi, ed ecco sfornato il 9-0 che ribalta l’inerzia del match. 40-38 all’intervallo lungo, pubblico in delirio, fiducia ritrovata.
Il terzo periodo racconta subito una storia di sogni spezzati (quelli lettoni) e di convinzioni ritrovate (quelle francesi): la difesa dei ragazzi di Collet non lascia più mezzo centimetro ai coraggiosi avversari, che non solo non segnano più, ma non riescono nemmeno a prendere il ferro: tra air-ball e palle rubate, con conseguenti attacchi rapidi dei transalpini, arriva un 7-0 firmato Batum (2) e De Colo (5) per il 47-38. Notte lettone? Notte lettone. La schiacciata di Gobert per il 50-40 dopo un’altra magistrale rubata e assist di Parker suona come la campanella di fine ricreazione con largo anticipo sull’effettivo chiusura di partita. La differenza di statura tecnica e fisica tra le due squadre diventa improvvisamente tangibile: Gobert in difesa toglie la visione dell’obiettivo-canestro, Parker e Batum non concedono respiro agli esterni, così il destino del match diventa ineluttabile. La Lettonia non sprofonda grazie a qualche eccesso di sicurezza degli altezzosi padroni di casa, così che al 30’ il punteggio è ‘solo’ di 56-45. I soli 7 punti segnati dicono che i lettoni sono in gran confusione e con la spia della riserva accesa.
Nel quarto periodo il primo accenno di zona biancorossa è punito da una bomba di Parker, in attacco il Bertans modello all-star dei primi due quarti va a farfalle, e quando anche Diaw la mette in una penetrazione in slow-motion e Lauvergne la piazza da sotto dopo un rimbalzo offensivo per il 63-47, il resto della partita si trasforma in un semplice garbage time, sul tappeto rosso di un quarto di Eurobasket. Di gran pregio la stoppata di Diaw a 5’ dal termine, doppiata da un paio di no-look che più Diawiani non si potrebbe. Poco altro da segnalare: da incerta, per quanto brutta, nel primo tempo, la gara viene cloroformizzata nella seconda parte con fin troppa facilità dai favoriti di giornata. L’impressione è che la Francia abbia mostrato molto poco di se stessa finora, favorita da un calendario oggettivamente facile per una squadra di tale forza, coesione e convinzione. Ora però non si può più scherzare, arriva un Francia-Spagna che si preannuncia non meno che scoppiettante.
FRANCIA – LETTONIA 84-70 (21-25; 40-38; 56-45)
Francia: Westermann 2, Batum 4, Lauvergne 10, Kahudi 1, Parker 18, Fournier 7, Pietrus, De Colo 11, Diaw 14, Gelabale 4, Gobert 13, Jaiteh.
Lettonia: Mejeris 3, Freimanis 9, Blums, Bertans 12, Timma 5, Janicenoks 16, Strelnieks 14, Berzins 2, Vecvagars 2, Karlis, Peiners, Meiners 7.