Teodosic giganteggia, l’Italia lotta ma cala nel finale. Alla Serbia il primato del girone
Il primato del girone B va meritatamente nelle salde mani della Serbia, che conferma la propria imbattibilità battendo anche gli azzurri nell’ultima partita del primo turno per 101-82. L’Italia mostra buon piglio soprattutto nel primo tempo, lottando su ogni pallone e dimostrando di non essere già a Lille con la mente. Complice il riposo concesso a Belinelli, Pianigiani da spazio a chi ha giocato meno finora, ampliando le rotazioni. La squadra di coach Djordjevic si dimostra una macchina perfetta, orchestrata da un sontuoso Teodosic in giornata di grazia che delizia la platea con 26 punti e 8 assist.
Bene per i nostri Gentile, miglior realizzatore dei suoi con 19 punti a referto staccando di poco Bargnani che ne mette a referto 17. I 37 punti della panchina serba contro i soli 11 di marca italiana, chiariscono la differenza di qualità e quantità proveniente dal roster serbo, vicecampione del mondo. Ora gli azzurri attendono di capire il proprio destino, se chiuderanno in seconda o terza posizione a seconda se la Turchia questa sera batta o meno l’Islanda.
La Serbia parte a razzo, azzurri piuttosto freddi e Teodosic prende subito per mano il match guidando i suoi sull’8-0 iniziale. La risposta italiana non tarda ad arrivare dopo il timeout chiamato da Pianigiani, ma la stella serba è ispirata e porta il massimo vantaggio serbo sul +14, realizzando 14 punti nei primi 10′. Con la tripla di Hackett gli azzurri riescono a ricucire sul 25-19 di fine quarto.
Della Valle esordisce nell’Europeo con la classica “faccia tosta e cattiva” siglando una tripla. Raduljica scava nuovamente un solco di differenza tra le due squadre, grazie alla dominante forza fisica con cui giganteggia nell’area pitturata. Bjelica e Teodosic continuano a martellare dalla distanza ma Gentile e Gallinari provano a limitare i danni. Il primo tempo si chiude così sul 48-40 ed è tutto sommato un affare per l’Italia.
Buoni riscontri da un ritrovato e concentrato Cinciarini al rientro dagli spogliatoi, ma i serbi sono mentalmente sempre sul pezzo e non concedono ai nostri la possibilità di rientrare. Teodosic continua a incantare con assist sublimi che spaccano in due la difesa azzurra: in un amen Italia a -15. Polonara entra in campo e scuote i suoi con una stoppata stereofonica, ma la Serbia è una macchina pressocché perfetta e continua a macinare gioco. Il tap-in sulla sirena di Raduljica timbra il 76-59 di fine quarto.
Gli ultimi dieci minuti scivolano via, tra giocate di spessore di Bargnani e dei cecchini serbi. L’aggressività difensiva cala inevitabilmente e il divario aumenta così sensibilmente.
IL TABELLINO:
SERBIA: Teodosic 26, Simonovic, Kuzmic 7, Bogdanovic 10, Bjelica 19, Markovic 5, Kalinic 5, Nedovic 7, Milosavljevic, Raduljica 14, Erceg 8, Milutinov.
ITALIA: Della Valle 3, Aradori 10, Gentile 19, Gallinari 14, Bargnani 17, Cusin, Melli 3, Cinciarini 11, Hackett 3, Polonara 2.