Da Eurobasket 2013 a Eurobasket 2015. Tra i sempre presenti, c’è lui, il centro della Nazionale e della Vanoli Cremona, Marco Cusin, che ora ha voglia di vincere, come ha raccontato ai microfoni di Eurosport. «E’ una grande occasione quest’anno, grande come lo era stato nel 2013 in Slovenia. Adesso sicuramente abbiamo giocatori in più che due anni fa mancavano. Bisogna esser bravi a lavorare bene di gruppo e singolarmente perché ognuno di noi avrà un programma diverso di pesi, atletica…». Più giocatori e anche più maturi, «Ormai la maggior parte di noi ha una certa età. Dobbiamo essere bravi a fare un passo in più per cercare di raccogliere ciò per cui abbiamo lavorato così duramente per questi anni». Il lungo della Vanoli, alla quale è ritornato dopo le tre stagione dal 2007 al 2010, nota una certa continuità nella preparazione, che certo può essere un buon segnale: «E’ da un paio di anni che facciamo un percorso insieme, dalle qualificazioni a Eurobasket 2013 e ora è arrivato il momento di raccogliere qualcosa. Per far ciò bisogna vincere, nient’altro. All’ultimo Europeo abbiamo perso la partita decisiva per andare al Mondiale, adesso dobbiamo andare avanti con la voglia di poter far bene». Sempre dal 2013 dalla loro gli Azzurri hanno avuto anche un tassello in più, ossia la presenza calorosa dei tifosi, ma Cusin precisa che «Dipende da noi. Non dobbiamo pensare al fatto che la gente ci starà vicino perché dobbiamo essere noi bravi a richiamare sostenitori, pensando al presente e non al passato. Sappiamo che avremo un girone durissimo e quello che abbiamo fatto due anni fa a Capodistria va dimenticato, perché sarà un’altra storia». La squadra intanto prosegue la sua preparazione e si trova ora a Trieste, città nella quale si è trasferita agli inizi del mese. Da qui sarà assente nel fine settimana per il torneo a Tbilisi, tra i vari incontri che avviano all’Eurobasket. Forse un po’ più di concorrenza per l’ex centro Dinamo? «E’ sicuramente un bene il fatto che ci sia da lottare per un posto. Ogni anno in Nazionale c’è concorrenza perché tutti quanti vogliono arrivare fino in fondo e partecipare a una manifestazione importante come l’Europeo, quindi ben venga. La concorrenza serve per allenarsi in maniera più dura, a crescere, a tutto».