In casa Virtus Roma si stanno vivendo giorni frenetici e di grande movimento per schiarire le nubi che si presentano sempre più minacciose all’orizzonte in vista del futuro prossimo. La situazione ormai, di anno dopo anno, va sempre più complicandosi a causa del non grande ritorno (ed è un eufemismo) dal punto di vista ambientale e mediatico che una città come Roma potrebbe e dovrebbe dare alla prima squadra di basket cittadino. Il presidente Toti chiede da tempo un aiuto economico da parte di imprenditori locali e non, ma puntualmente si vede costretto a continuare il proprio cammino da solo compiendo enormi sacrifici.
Il momento della svolta tuttavia è alle porte e difficilmente si potrà tornare indietro. Le strade sono due: o subentrano nuovi capitali e nuovi soci tali da supportare le spese di allestimento e gestione di un club da Lega A, oppure si valuterà seriamente l’ipotesi di cessione del titolo sportivo. Alcuni sponsor si sarebbero fatti avanti, pronti ad affiancare Toti, ma ancora nulla è certo. Proprio in quest’ottica c’è già chi si è mosso per sondare il terreno e la pretendente più gettonata è Verona, grande delusa della stagione di A2 uscita sconfitta dai playoffs per salire nel massimo campionato. Non è una scoperta che la società scaligera abbia grandi potenzialità e obiettivi e lo scambio di titolo sarebbe la soluzione migliore per accontentare anche Roma, che così ripartirebbe dalla Lega A2 Gold, con minori pressioni e una squadra giovane da costruire pian piano dalle fondamenta.
Si attendono comunque nei prossimi giorni ulteriori novità, con la piazza romana che si augura ovviamente di poter continuare a stazionare ai piani alti della massima serie.
