Il post partita di gara2 Venezia-Cantù. Sacripanti: “Pessimo approccio alla gara, dovevamo essere più maturi.”
Coach Stefano Sacripanti commenta così la sconfitta della sua Acqua Vitasnella Cantù in gara 2 dei quarti di finale contro l’Umana Reyer Venezia.
“Abbiamo avuto un pessimo approccio alla gara. Non abbiamo capito quello che avremmo dovuto fare per poter contrastare la forza di Venezia. Non abbiamo avuto un contributo da tutti i giocatori come ci eravamo prefissati nel piano partita costruito vedendo la prima partita. Questo ci ha portato a commettere tanti errori e a perdere troppi palloni. Siamo partiti 10 a 1 per la Reyer e abbiamo disputato un secondo quarto di una sterilità offensiva imbarazzante”.
“Quando – ha aggiunto l’allenatore canturino – abbiamo ricominciato a giocare insieme muovendo la palla e cercando di essere più intensi su entrambi i lato del campo abbiamo recuperato e abbiamo ridotto di tantissimo il divario. Questo provoca in me moltissima rabbia perché avremmo dovuto essere più maturi e consapevoli di cosa stesse accadendo. Sappiamo che l’Umana è una squadra fortissima ed era chiaro che, come accaduto nel terzo periodo di gara 1, i veneti avrebberi provato ad essere aggressivi in tutte le situazioni e sulle linee di passaggio. Non siamo stati capaci di fermare l’emorragia e ci siamo disuniti. Nell’ultimo periodo abbiamo giocato con più ferocia, abbiamo mosso la palla facendola uscire dai pick and roll, cosa che prima non c’era mai riuscita, e siamo arrivati addirittura sul -5”.
“La serie – ha concluso coach Sacripanti – adesso è sul 2 a 0 per la Reyer. Mi dispiace molto perché in due partite non siamo mai riusciti ad avere 40 minuti di continuità e tutti i giocatori pronti. Ora torniamo a Cantù per gara 3 fra 48 ore. La mia speranza è che ognuno di noi diventi protagonista per conquistare il primo successo nei quarti. Aspettiamo anche il responso medico di domani per Stefano Gentile”.
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