L’Umana Reyer Venezia supera l’Acqua Vitasnella Cantù77-72 e si porta 2-0 nella serie dei Quarti playoff-scudetto. Non tradisca il risultato finale. La partita è stata sempre condotta dai lagunari che sono scappati dopo i primi 10′ sull’equilibrio; +31 al 28′, da quel momento in poi la Reyer ha pensato di amministrare il vantaggio e con una sua complice rilassatezza, Cantù è rientrata in un ultimo quarto da 14-34, ma Venezia alla fine è riuscita a spuntarla e portarsi a casa gara2. Ci si sposta ora al Pianella di Cucciago per gara 3 dove Cantù proverà a riaprire la Serie di fronte al proprio pubblico, mentre Venezia cercherà ovviamente di chiuderla.
Cronaca in breve:
Rispetto a gara1 cambiano i quintetti con gli ingressi di Ress da una parte e World Peace dall’altra. La Reyer parte a razzo con un 10-1 nei primi 3′ che fa chiamare time-out a un sconcertato Sacripanti. Entra Feldeine per i viaggianti che riducono le distanze grazie all’energia di World Peace, troppa per un tecnico chiamato causa proteste, 15-12 al 7′. Nel finale Stone e Ortner vanno a segno ai liberi rispondendo a Johnson-Odom, 18-14 dopo i primi 10 minuti. A inizio secondo quarto i bianco-blu riducono le distanze con le triple di World Peace e Feldeine (21-20 al 13′), ma Venezia non si fa attendere e risponde grazie all’accoppiata Goss-Ortner e Aradori, 30-20 al 15′, time-out Sacripanti. Negli ultimi 5′ trascinati da Stone e Goss, Venezia letteralmente si scatena alzando l’intensità nelle due metà-campo e completa un mega-parziale di 21-3 andando sul riposo sul 42-23, 57-4 di valutazione complessiva.
Le due squadre rientrano dagli spogliatoi… e la musica non cambia. Venezia con sapienza grazie a Julyan Stone direttore d’orchestra osannato dal pubblico, detta legge in attacco grazie a un’ottima manovra di gioco corale mentre Cantù non riesce a costruire azioni degne. Si spiega così il 59-28, +31 per la Reyer al 27′. I brianzoli sembrano allo sbando, i propri tifosi giunti al PalaTaliercio chiedono più impegno mentre i tifosi lagunari cominciano con la ola. Il terzo quarto termina 63-35, la partita sembra essere in cassaforte in casa lagunare. Sembra. Ma quando sembra essere tutto finito sulla tripla di Jackson per il nuovo +31 al 31′ sul 69-38, Cantù non molla, o almeno ci prova per stare in partita. Sospinta da Johnson-Odom e Feldeine, i bianco-blu si avvicina complice la troppa rilassatezza di Venezia: 69-51 al 35′, 71-61 al 37′, parziale complessivo di 2-23!!! time-out Recalcati. La tripla di Jackson riporta linfa e ossigeno ai veneziani. A 2’50” si infortuna Stefano Gentile, probabile problema alla clavicola per il play che abbandona la partita. Intanto Cantù continua a crederci grazie a 5 punti consecutivi di Johnson-Odom e torna a -8 a 1’40” dalla fine. Viggiano e Ress vanno a segno con due liberi, però due triple di Feldeine portano il -5 per Cantù a 27” dalla fine. Ma nonostante la grande reazione canturina, i veneziani controllano nel finale, finisce 77-72, Venezia si porta sul 2-0.
MVP BasketItaly.it: Julyan Stone. Semplicemente un iraddidio a rimbalzo, energia pura nelle due metà-campo. Non un caso che quando esce lui negli ultimi 10′, Cantù recuperi punto dopo punto. 11 punti, 13 rimbalzi, 5 falli subiti, 2 recuperi, 2 assist per 27 di valutazione.
Umana Reyer Venezia – Acqua Vitasnella Pallacanestro Cantù 77-72 (18-14; 42-23; 63-38)
Venezia: Stone 11, Peric 7, Goss 13, Jackson 9, Ruzzier, Ress 9, Ortner 8, Nelson, Aradori 6, Viggiano 11, Ceron n.e., Dulkys 3. All. Recalcati.
Cantù: Johnson-Odom 25, Feldeine 24, Abass 1, Bloise n.e., Zugno n.e., Maspero n.e., Jones, Shermadini 3, Buva 2, Gentile 2, Williams 4, World Peace 11. All. Sacripanti.
Arbitri: Manuel Mazzoni, Lorenzo Baldini e Carmelo Lo Guzzo
Note: TL: 14/23 Venezia, 8/16 Cantù; T2: 15/30 Venezia, 17/31 Cantù; T3 11/26 Venezia,10/27 Cantù; Rimbalzi: 39 Venezia (Stone 13),27 Cantù (Abass 6); Assist: 22 Venezia (Peric 6), 9 Cantù (Feldeine 4).
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