Trento – Sassari in sala stampa – Buscaglia: “Buona la distribuzione dei tiri” Sacchetti: “Gara decisa a rimbalzo”
Si è conclusa con una vittoria per i padroni di casa gara-1 tra Trento e Sassari, con la squadra trentina capace di strappare ben 62 rimbalzi.
Andiamo a leggere le parole in sala stampa dei due coach e di Dada Pascolo.
Coach Buscaglia: “Abbiamo fatto un buon inizio di gara, nonostante il punteggio, perché in quel momento era importante rimanere a contatto e ci siamo riusciti. Nel secondo quarto siamo riusciti a migliorare tanto sulle piccole cose, entrandoci proprio dentro. Dal terzo quarto in poi la nostra crescita a rimbalzo è stata determinante, almeno quanto lo sono stati i cinque giocatori in doppia cifra e un ottimo Baldi Rossi da 8 punti. Mitchell? Ha sporcato le proprie percentuali di tiro assumendosi diverse responsabilità nei secondi finale dell’azione, e poi ha dato tantissimo a rimbalzo, 11, con gli assist, 7, e anche in difesa, non solo con i 3 recuperi ma con diverse buone difese anche se avversari pericolosi come Dyson. Forray un’altra chiave della partita? Certamente sì. Con quel 5-5 dal campo, davvero notevole, ma anche con la capacità di creare per i compagni, con e anche senza la palla in mano”.
Pascolo: “E’ stata una bella vittoria di squadra, siamo stati bravi a lavorare assieme per tutto l’incontro, in attacco, in difesa e soprattutto a rimbalzo. In gara due dovremo continuare ad esprimerci a questi livelli, senza pensare che sia cambiato nella serie dopo questa vittoria. Non abbiamo ancora fatto nulla”.
Coach Sacchetti: “La gara si è decisa a rimbalzo, dove abbiamo subito davvero troppo. Siamo riusciti a restare vicini per due quarti grazie alle palle recuperate, ma poi non è bastato. Perché non si può finire 62-31 nella lotta sotto i tabelloni e sperare di vincere: tante volte abbiamo perso rimbalzi contesi, con la palla che avevamo praticamente già in mano, solo perché non riuscivamo a controllarla. Questa è una cosa che dobbiamo cambiare per gara due. Non so con chi proveremo a cambiarla, ma la dovremo fare”.