Euroleague – Tripudio blancos! Il Real Madrid torna sul tetto d’Europa dopo 20 anni per suonare la nona
Il Real Madrid è campione dell’Euroleague 2014/15 per la nona volta nella propria storia, tornando sul tetto d’Europa dopo 20 anni dall’ultimo trionfo. Nella finalissima del Barcaclay Center a piegarsi è l’Olympiacos sconfitto con il punteggio di 78-59, tradita dal proprio leader Spanoulis (soli 3 punti e 1/8 dal campo con 4 palle perse), questa volta incapace di accendersi nel finale come accaduto in semifinale contro il CSKA. Partita non spettacolare ma di grande intensità, decisa nel terzo quarto quando i padroni di casa hanno trovato un pazzesco Carroll (16 punti) autore di tre triple decisive che hanno rintuzzato il grande sforzo compiuto dai greci per tornare avanti nel punteggio. Grande protagonista anche Nocioni (12 punti) nominato MVP della finali, capace di accendere compagni e pubblico nei momenti opportuni e di più delicata difficoltà.
E’ il Real a partire subito forte sospinta dal tifo a forti tinte spagnole ma l’Olympiacos non si scompone dimostrando il grande carattere che lo contraddistingue. Carroll da una parte e Lojeski dall’altra si sfidano a colpi di triple infiammando la retina dalla lunga distanza, con il greco ad andare immediatamente in doppia cifra a tabellino. I 2 falli commessi da Bourousis e Ayon concedono i primi grattacapi a coach Laso nella gestione dei propri lunghi e il primo quarto si chiude sul 15-19 per l’Olympiacos. Maciulis dalla panchina porta linfa e punti
fondamentali al Real, ingolfato in attacco dalla grande fase difensiva impostata degli avversari. Petway decide di farla grossa, commettendo il terzo fallo reo di un’antisportivo piuttosto ingenuo a causa di un contatto su Nocioni avvenuto dopo il fischio arbitrale. Gli spagnoli così prendono brio e mettono la freccia conducendo le redini dell’incontro. La tripla di Rivers porta il Real negli spogliatoi sul punteggio di 35-28 sfruttando un pessimo periodo dal punto di vista offensivo per i greci autori di soli 9 punti.
Al rientro in campo la tripla di Fernandez porta i suoi al vantaggio in doppia cifra. Nel momento più difficile l’Olympiacos tira fuori gli artigli rimanendo aggrappato al match con Sloukas e Lojeski che piazzano un break di 12-0 completando una clamorosa rimonta. Carroll però non ci sta e di pura classe piazza tre triple di capitale importanza che ridanno ossigeno al popolo madrileno, scatenando il Barcaclay Center. La reazione madrilena è impetuosa e il Real piazza il controbreak di 13-3 che ristabilisce nettamente le gerarchie e chiude il quarto sul 53-46.
La tripla di Nocioni apre il quarto ridando dieci punti di vantaggio ai suoi. Due schiacciate di Hunter tengono a galla l’Oly, mai domo a mollare nonostante uno Spanoulis molto abulico come nella gara con il CSKA tralasciando gli ultimi 3 pazzeschi minuti. Il Real non riesce a chiudere i giochi lasciando pericolosamente in vita i propri avversari che però non ne approfittano. “El Chapu” Nocioni piazza un’altra bomba del +10 sul 65-55 a 3:45′ dalla fine. E’ il canestro della partita che spezza la stoica resistenza dei greci. Il finale ormai è a tinte completamente blancos nel tripudio del Barcaclay Center di Madrid.
IL TABELLINO:
REAL: Rivers 5, Fernandez 7, Nocioni 12, Campazzo, Maciulis 9, Reyes 2, Rodriguez 11, Ayon 2, Carroll 16, Llull 12, Bourousis, Slaughter 2.
OLYMPIACOS: Petway 2, Hunter 10, Dunston 4, Spanoulis 3, Papapetrou, Sloukas 10, Printezis 11, Agravanis, Mantzaris 1, Lafayette 1, Darden, Lojeski 17.