Sassari ritrova i due punti in trasferta e dimostra di avere più motivazioni rispetto a Cremona, la vittoria però serve solo per il sorriso e il morale e non per raggiungere il quarto posto. La Vanoli di fatto non preme mai in maniera adeguata sull’acceleratore a parte in apertura e pian piano lascia spazio alla forza sassarese, salutando con una sconfitta il suo pubblico, che comunque applaude gli uomini di Pancotto sino all’ultimo istante.
La Dinamo si presenta senza Dyson e proprio la mancanza delle acccelerazioni dell’ex Brindisi, toglie imprevedibilità in attacco a Sassari, che accusa anche dall’altra parte del campo, dove Ferguson e Bell, sembrano particolarmente ispirati, cercando e riuscendo spesso ad andare a canestro nei primi secondi delle azioni, impedendo agli ospiti di trovare delle contromisure efficaci. La scelta è sempre quella di cercare il cambio difensivo per portare Lawal lontano dal proprio pitturato e cercare poi in caso di errore, di trovare il vantaggio a rimbalzo. Il copione scritto da Pancotto nel primo quarto ha la sua efficacia, ma Cremona abbassa la guardia proprio all’ultimo secondo, quando Logan trova la tripla che vale la sua doppia cifra personale e il -5. 25-20 il primo quarto.
E’ sempre Logan a suonare la carica per Sassari, trovando anche il -3, dopo che le rotazioni dalla panchina permettono agli ospiti di aumentare la propria intensità difensiva, la Vanoli correi ai ripari con il ritorno sul parquet di Bell e Clark, ma sempre Logan (18 punti in 13 minuti di utilizzo), porta gli ospiti sul -1 e costringe la panchina di casa al time out.
Mian risponde presente dopo il colloquio con Pancotto e restituisce la testa della gara alla Vanoli. Sanders e Brooks costruiscono il +7 Sassarese, ma il Banco sembra accusare sotto i tabelloni, Sacchetti vuole allora più lucidità nella lotta a rimbalzo e in chiusura di quarto chiama il time out per cosrtuire gli ultimi possessi della frazione. Paradossalmente la mini pausa prima dell’intervallo lungo fa meglio alla Vanoli, che ritrova sul parquet tutto fuorché la lucidità degli avversari, forse già negli spogliatoi con la testa, e chiude i primi 20 minuti di gioco a -4.
Logan riprende da dove ha lasciato alla ripresa e soprattutto per Sassari, ritorna in campo anche la giusta lucidità e intensità; l’asse Sosa Lawal sembra funzionare, Cremona non riesce a seguire in difesa il centro Nigeriano e gli ospiti trovano anche il +11 proprio con la tripla di Sosa.
Pancotto punta sugli italiani, dentro Mian, Mei e Gazzotti contemporaneamente, il gruppo azzurro fa lavorare più di squadra la Vanoli, ma soffre dal punto di vista atletico. Sassari prova ad approfittarne e sui raddoppi difensivi apre il campo per i tiratori, costruendo il massimo vantaggio (+14) che costringe Pancotto al time out.
La reazione di Cremona arriva a fine quarto, quando Campani costringe Kadji all’antisportivo, ma Sassari è ormai in pieno controllo e la terza frazione si chiude sul 63-77.
La voglia di riaprire la gara Cremonese si ferma al -10, nonostante i padroni di casa riescano bloccare la vena realizzativa di Logan che trova anche il fallo tecnico, la Vanoli non riesce a frenare Lawal e la sofferenza patita contro il centro Nigeriano, permette a Sassari di rimettere uno spazio importante di distacco fra le due formazioni.
La Dinamo prima placa la reazione dei padroni di casa, poi dilaga grazie al suo marchio di fabbrica, con il ritmo alto e il contropiede come arma principale, portandosi sino al +18 che virtualmente chiude la gara appena passata la boa di metà quarto.
La Vanoli ha un nuovo sussulto, prima con l’and1 di Campani e poi con l’alley oop Bell Clark, che fa sospirare i tifosi del PalaRadi come saluto di fine stagione.
Lo stesso Clark si rende protagonista di un altro paio di giocate in chiusura di gara, con le difese delle due squadre, che sembrano non aver voglia di intensificare il proprio lavoro prima della sirena finale. Inizia così in casa Cremona una lunga passarella con i vari cambi per permettere al pubblico di casa di salutare i propri giocatori (grande ovazione per Vitali), mentre Sassari controlla il vantaggio costruito, per mettere in cassa i due punti necessari per la lotta per il quarto posto, che risulteranno poi inutili in virtù della vittoria di Trento contro Bologna.
Finisce 87 – 99 una gara che ha visto conquistare i due punti la squadra più bisognosa della vittoria, Cremona ha giocato solo per l’onore e questo non è bastato per opporsi ad una Sassari, che pare aver ritrovato il giusto atteggiamento e condizione fisica per affrontare i playoff .
I tabellini:
Cremona:
Daniel 10; Hayes; Gazzotti 2; Vitali 15; Mian 12; Campani 11; Ferguson 2; Mei 10; Clark 10; Bell 15;
Sassari
Logan 23; Sosa 10; Formenti 2; Sanders 6; Devecchi 7; Lawal 18; Chessa; Sacchetti 2; Mbodj 2; Vanuzzo; Brooks 21; Kadji 8