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Esclusiva | Matteo Gandini tra presente e futuro del basket in TV

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matteo gandini, sportitalia

Qualche giorno fa abbiamo raggiunto Matteo Gandini negli studi di SportItalia per un’intervista sulle prospettive del basket in Tv. 

 

Ovviamente non si poteva che partire da SI, una Tv da sempre vicina alla esigenze degli appassionati di basket. “Questa prima parte di stagione è andata molto bene, anche perché grazie ai Mondiali abbiamo potuto far sapere che SportItalia era tornata. Poi abbiamo puntato sul basket italiano, ma la Lega non ci ha appoggiato facendo altre scelte. Abbiamo offerto le avventure dell’Eurocup di Roma e Cantù, la ACB e il primo anno della nuova SportItalia non può che essere considerato soddisfacente e sono sicuro che spazio in palinsesto per il basket ce ne sarà sempre.”

Quali sono le tue considerazioni su Serie A Beko Live e sul futuro dello streaming in Italia? “Serie A Beko Live è un programma nuovo in Italia per gli sport che non siano il calcio. Si rivolge all’appassionato che va oltre il tifo per la propria squadra e gli permette di vedere contremporaneamente diversi finali punto a punto, che per me è qualcosa di straordinario. I collegamenti sono fatti via streaming e purtroppo l’Italia non è cablata in toto, ma grazie ai tecnici che ci lavorano siamo riusciti a risolvere diversi problemi di collegamento.
Io penso che tra qualche decina d’anni l’on-demand prenderà il sopravvento, ora l’abitudine è sedersi sul divano e vedere cosa ti offre la tv, ma è una abitudine che non può cambiare dall’oggi al domani. In questo momento bisogna far sì che le due cose si completino.”

Cosa può prendere la Legabasket dalle Leghe straniere, magari guardando a Germania e Spagna? “La Lega si è dimostrata molto aperta da questo punto di vista, anche se un problema può essere la qualità di produzione delle partite che in Italia difficilmente raggiunge il livello degli altri paesi, anche per un problema di budget. Si sta andando in questa direzione, ma starà alla Lega decidere cosa si può riadattare e cosa no.” 

Di seguito il video con l’intervista integrale, mentre a noi non resta che ringraziare Matteo Gandini per la disponibilità.