A2 Gold – Casale-Torino, il post-partita
Luca Bechi, coach di Torino, si sofferma sull’importanza di questa vittoria in vista dei playoff: “Una prestazione maiuscola dei miei, contro una squadra che è una delle rivelazioni del campionato. Faccio un plauso al grande lavoro del loro coach, soprattutto perché i giocatori più giovani hanno dimostrato dei grandi miglioramenti durante la stagione. Noi Cercavamo una partita di questo tipo di qua, abbiamo deciso da subito di alzare il quintetto e imporre la nostra fisicità, anche per l’assenza di Miller. Ci siamo innervositi nel primo tempo, abbiamo concesso troppi canestri facili. Però siamo rimasti attaccati alla partita, l’attitudine difensiva che abbiamo mostrato nella ripresa è stata importante. Il nostro attacco ha potuto correre, quando giochiamo così facciamo la nostra pallacanestro preferita e tutto ci riesce più facile. Tutto passa dall’equilibrio, dalla sensazione di essere stati oggi più pronti di loro, più determinati e aggressivi. L’attitudine difensiva ha fatto la differenza, li abbiamo contenuti nei rimbalzi offensivi, solitamente un loro punto di forza, e abbiamo concesso solo 12 palle perse. Avevamo bisogno di una vittoria importante, c’era stato rammarico per altre sconfitte in trasferta, come quelle di Brescia e Napoli, questa è una di quelle partite che possono cambiare la stagione. La squadra ha risposto alla grande, con grande coesione. Non sono nemmeno importanti le statistiche, la cosa bella è la voglia di vincere che non è mai mancata per tutta la partita. Senza Miller e con Gergati a mezzo servizio torniamo a casa con una grande soddisfazione. Mi auguro che quella di oggi sia la prima affermazione di una lunga serie“.
Marco Ramondino è sereno, sapendo di essersi trovato di fronte una squadra più attrezzata della sua per competere ai massimi livelli in A2, e che oggi è apparsa nella sua forma migliore: “Complimenti a Torino perché ha vinto con merito una partita molto dura, molto fisica, molto complessa per gli spunti tecnico tattici venuti fuori. Il canovaccio è stata la fisicità di Torino, con Lewis da guardia e Rosselli da play e ala, Mancinelli e Fantoni sempre in campo: in questo modo hanno rallentato molto il nostro gioco, hanno occupato spazi per toglierci buone linee di passaggio. E poi hanno attaccato benissimo il canestro. Noi abbiamo difeso male su due triple loro nel primo tempo, e così nel terzo quarto hanno attaccato bene il canestro guadagnandosi molti liberi, 24 a 8 per loro il confronto. Quando hanno allungato, lo hanno fatto soprattutto coi tiri dalla lunetta. Quando una squadra di questo valore fa questo tipo di partita con noi, non possiamo che fargli i complimenti. Poi, certo, in una partita dove giochiamo 82 possessi contro i 73 degli avversari, dobbiamo essere più precisi. Comunque ci metterei la firma ad avere i tiri che hanno avuto i ragazzi stasera, peccato soltanto non li abbiano messi. Il giudizio su questa stagione? La stagione è positiva, se vi ricordo dove siamo partiti, siamo sulla luna. E’ un campionato particolare, con grandi rinunce, la squadra ha finito con cinque vittorie nelle ultime sette sfide, io sono estremamente soddisfatto. La pausa fino ai quarti del 3 di maggio? Daremo un paio di giorni di riposo, le energie mentali sono ridotte al minimo. Noi avevamo altre prospettive, è importante che i giocatori riempiano il contenitore delle energie, soprattutto mentali. La pausa è insidiosa, il livello è molto omogeneo a parte un paio di corazzate e c’è spazio per le sorprese. In passato, con questa formula, chi è arrivato con posizioni peggiori di classifica rispetto alle favorite poi è stato spesso promosso, quindi bisognerà stare molto attenti”.
Richiesto di un commento sulla frenesia con cui i suoi hanno iniziato l’ultimo quarto, e che li ha penalizzati nel tentativo di recupero, il coach rossoblu si è espresso così: “L’abilità di Torino nel non farci giocare come vogliamo noi, muovendo molto la palla, ha fatto sì che venissero fuori i nostri limiti. A un certo punto ho chiesto ai giocatori di giocare più svelti, ci stavamo invischiando in una lotta corpo a corpo che noi non potevamo vincere. Quando loro giocano con Rosselli da esterno, succedono cose eccezionali sul parquet. Fa il playmaker, raddoppia sui lunghi, oggi avevano un assetto difficile da affrontare. Se ci saranno sorprese nelle lotte con le prime squadre di Silver? Secondo me, le squadre di Gold hanno tutto da perdere. Se batti quelle di Silver hai fatto il minimo, se perdi passi per un cretino. Quelle di Silver sono tranquille, serene, sanno già di non aver nulla da perdere. Treviso ad esempio è super, anche Ravenna, Reggio Calabria hanno carte da giocare: e poi c’è Treviglio, gioca benissimo, è un orologio. C’è molta pressione sulle squadre di Gold, il format racconta che favorisce le squadre che arrivano da dietro a causa della pausa che può frenare chi in teoria parte avvantaggiato”.
Telegrafico Giachetti: ” Questa è sicuramente una grandissima vittoria, importante, siamo venuti qua a prendere il terzo posto e ci siamo riusciti. Siamo venuti qua per prenderci i due punti con la squadra forse più in forma del campionato, e abbiamo imposto il nostro ritmo fin dall’inizio. E’ stata una partita di playoff vera, contatti duri per 40′ molto intensi. Una bella partita, era importante il terzo posto, lo volevamo a tutti i costi. Arriviamo ai playoff belli carichi. Questa gara è stata un segnale incoraggiante”.
Di poche parole anche Brett Blizzard, probabilmente il migliore tra le fila della Junior: “Torino è un’ottima squadra, hanno giocato in modo molto intelligente, oltre ad essere molto forti fisicamente. Abbiamo avuto troppa fretta in attacco, tante energie spese ma non messe in campo nella giusta maniera. Abbiamo fatto un bel campionato, ma volevamo comunque questa vittoria. Adesso recuperiamo un paio di giorni e poi torniamo ancora più forti”.
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