Il post partita di Venezia-Pesaro. Recalcati: “Arrabbiato per gli ultimi 10′, non riusciamo ad avere ancora la giusta maturità.”
Coach Carlo Recalcati commenta così la vittoria della sua Umana Reyer Venezia arrivata al PalaTaliercio di Mestre per 84-72 sulla Consultinvest Vuelle Pesaro.
“Riusciamo ad incazzarci anche quando potremmo giocare più distesi, ma evidentemente non siamo capaci di fare diversamente. Mi è piaciuta la squadra per tre quarti, che non vuol dire che abbiamo giocato un bel basket, perché abbiamo sofferto e reagito bene, soprattutto con i giocatori entrati con la giusta mentalità. Ci siamo attaccati alla nostra difesa e questo ci ha permesso di chiudere il primo tempo in vantaggio, giocando poi un grandissimo terzo quarto con disponibilità, sacrificio e grande difesa. Poi, 10 minuti da far venire mal di testa, per i quali sono molto arrabbiato. Perché non riusciamo ad avere costantemente segnali di maturità, con giocatori che pensano alle proprie problematiche. So bene che ci sono alcuni giocatori più sacrificati di altri, ma dobbiamo acquisire la capacità di essere in partita indipendentemente da avversari e punteggio, dobbiamo sfruttare chi gioca meno e chi ha meno responsabilità per fare dei passi in avanti nell’organizzazione, nella disponibilità e nella difesa. Questo oggi non lo abbiamo fatto nell’ultimo quarto che abbiamo buttato via in una partita e in un campionato che sta avvicinandosi ai playoff. Per questo mi sono arrabbiato molto.”
La zona 3-2 veneziana che dal 15′ ha prodotto un mega-parziale di 31-3 per la Reyer in 10 minuti. “Abbiamo cercato come spesso facciamo di cambiare le nostre situazioni difensive per potere dare a gli avversari spazi e tempi d’attacco diversi. Siamo stati concreti in attacco, abbiamo cercato spesso Spencer Nelson che ci ha dato tanto nel ruolo di pivot basso, dato che contro la difesa ospite si è abbinato bene e ha avuto la capacità di leggere bene le situazioni.”
Il gran match di Ress. : ”Tomas è stato monumentale, tutti dovrebbero prendere a esempio da lui. Ha vinto tutto, non dico che se ne potrebbe fregare ma ogni domenica mette in campo il 110% anche se non vuole. Da’ l’esempio, indica la strada giocando senza pensare a se stesso ma all’utilità che può avere per la squadra indipendentemente da quello che fai dal punto di vista individuale. Tomas ne è maestro, oggi ha dato dimostrazione di ciò.”
I problemi continui di Phil Goss. : “Fatica, tanta fatica. Ha giocato 22 minuti e spero che il tempo che gli do serva per migliorare la sua condizione, ma sta facendo tanta fatica.”
Capitolo Ruzzier. “Vogliamo parlare dei suoi 10 minuti finali? E’ quello che mi è piaciuto meno degli ultimi 10 minuti. Deve fare quel salto di qualità da essere leader in campo che non vuol dire solo portare palla. Ha giocato bene nei primi 3 quarti, ma poi avrebbe dovuto prendere in mano sia offensivo che difensivo la squadra: dare i cambi nelle marcature ai compagni di squadra e organizzare bene le rimesse invece abbiamo perso 8 palloni nell’ultimo quarto. Questo è il lavoro che deve fare un playmaker, non ha sfruttato l’ultimo quarto. Nella crescita della squadra non mi riferivo solamente a lui, ma soprattutto a lui.”
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