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E’ il Mettaday: “Non sono in pensione, sono qui per battere i migliori e sarò pronto”

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E’ il METTADAY! Arrivato stamani all’aeroporto di Malpensa, comincia ufficialmente l’avventura in maglia bianco-blu per Metta World Peace, la nuova stella dell’Acqua Vitasnella Pallacanestro Cantù.

 

Il suo ingresso in sala stampa è accompagnato dalla musica di “Thriller” di Michael Jackson. Dopo un video di presentazione e le parole di Michele Pontecorvo, manager del gruppo Ferrarelle, è il presidente Anna Cremascoli a farne gli onori di casa. “Oggi la nostra famiglia si allarga con l’arrivo di un grande campione, del quale sono onorata. Accogliamo anche uno straordinario giocatore, non solo un personaggio, che pensiamo ci sarà molto utile per conseguire i nostri traguardi sportivi.”

Poi è il turno dell’artefice dell’acquisto, il DS Daniele Della Fiori: “Quando un nome così altisonante si avvicina alla realtà europea viene da farsi una risata, quello che ho fatto veramente quando è stato proposto all’inizio. E’ contata molto la sua voglia di fare una grande esperienza in Europa, siamo certi che per le sue caratteristiche di team player potrà essere davvero prezioso.

Tocca finalmente al diretto protagonista, MWP! “Ciao. Grazie a Cantù, grazie all’Italia per avermi qui, grazie alla presidente. E’ da tantissimo tempo che volevo giocare in Europa. Avevo l’opportunità di giocare quest’anno in NBA, ma poi ho scelto di andare in Cina. Dopo l’esperienza cinese, ho valutato diverse opportunità: inizialmente ho scelto la famiglia e di stare a casa, ma dopo una pausa di 2 mesi il mio agente mi ha telefonato e proposto l’Europa. So che la lega italiana di basket è una delle migliori leghe al mondo, sono veramente molto emozionato e lieto di giocare in Italia.”

 

La sua integrazione nella squadra: “Penso che sarà facile, ricordo che al liceo quando giocavo con Eltron Brand e Lamar Odom ero il 16.mo della squadra. Come sono riuscito a comportarmi in quell’epoca, così sarà adesso. A Saint John’s ho giocato con Bootsy Thornton, voi lo conoscete. Sono venuto a giocare in Europa perché ho 35 anni, non sono ancora stanco di giocare come nemmeno a 40 anni. Voglio muovermi, voglio giocare, sono pronto a fare gioco di squadra, intelligente.”

Perché Cantù?: “Uno dei motivi di cui perché ho fatto questa scelta è perché tanti campioni cercano di giocare con i migliori. A me non interessa, io voglio avere una buona squadra per battere i migliori. In condizione già di giocare? Mi ci vorranno un paio di giorni per rimettermi in forma, quindi sarò pronto.”

Ron Artest, Metta World Peace o Panda Friend? “Molti mi chiamano Ron Artest per chi mi conosce da tanto tempo, i giovani mi chiamo Metta, in Cina mi chiamano tutti Panda. Scegliete voi. Nome italiano? Non si sa mai, ho visto sui giornali italiani un nome che mi piace, vedremo un po’.”

Il suo passato: “Io vengo dalle strade di New York, un mondo molto duro e grezzo. In Nba ho cominciato a giocare nella stessa maniera, poi sono uscito da questa mentalità, sono maturato, e ho cambiato il mio modo di giocare. Ho 35 anni, non sono quello che ero a 20 o 25 anni.”

Il rapporto con l’Italia, da Andrea Bargnani: “Ho giocato un anno con A.B., un fantastico giocatore, con lui non ho parlato tanto dell’Italia, un talento che però spesso è infortunato e non ha potuto dimostrare quello che ha.” a Kobe Bryant e Mike D’Antoni: “Mi hanno parlato del campionato italiano, con Kobe che ci è cresciuto e parla la lingua e D’Antoni da grande difensore. Tanti amici e colleghi sono venuti a giocare qui, inoltre vorrei dire che non sono in Italia e a Cantù di passaggio. Voglio capire se c’è la possibilità di giocare un’intera stagione nel vostro campionato.”

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La sfida contro Milano: “So che è una squadra con tanti fan, ma adesso il mio cuore sta con Cantù.
Giorgio Armani? Non mi metto in competizione con lui, spero mi regali qualche camicia.. “

Messaggio per i tifosi, molti presenti stamane in aeroporto, che chiedevano aggressività e furore agonistico: “Io ho giocato molto in maniera aggressiva ma quando l’ho fatto non ero concentrato. Giocando con Phil Jackson ho imparato a giocare in maniera Zen, più concentrata e meno rabbiosa. Non voglio serbare rancore quando andrò in pensione tra cinque anni.”

La nascita del nome Panda Friend: “Il cucciolo di panda è giocoso, da adulto diviene animale territoriale, stabile e gioioso. Sono cresciuto in un ambiente e in una situazione familiare difficile, il panda è quello che mi rappresenta. Pur avendo sviluppato istinto di difesa so essere rilassato. Una cosa che mi piace del panda è che è profondamente connesso con la terra e le persone. Mi chiamo Metta perché in sanscrito significa Pace.”

Dall’Nba a Cantù: “L’Nba è un grande campionato, una realtà enorme. Ma non ho bisogno di giocare ancora lì per dimostrare di essere ancora il migliore, per essere un grande attaccante penso al qui e ora, voglio vedere il campo, lavorare con la mia squadra. Ho 35 anni, non 40/45, non sono venuto in pensione, sono venuto per giocare e non in vacanza. E’ una benedizione giocare in Europa.”

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