Il terzo round della region South non ha regalato grosse sorprese in quanto, le squadre sulla carta favorite, si sono imposte con uno scarto minimo di 11 punti. L’unica eccezione è stato l’upset (seppur da seed #5 a seed #4) degli Utah Utes contro Georgetown per 75 – 64.
Nel primo match di sabato pomeriggio UCLA si impone sul punteggio di 92 – 75 contro UAB. La partita è stata sotto il controllo dei Bruins che, con i 46 punti realizzati sia nel primo che nel secondo tempo, hanno guidato il match interrompendo il sogno dei Blazers che, dopo aver realizzato il clamoroso upset contro Iowa St., avevano le carte in regola per diventare la cindarella di turno. I Bruins hanno dominato il pitturato grazie alla prestanza fisica dei propri lunghi e ad imporsi è stato soprattutto Tony Parker che mette a tabellino 28 punti e 12 rimbalzi tirando 11/14 dal campo, dimostrando un’ottimo feeling con il canestro. A convincere è però tutto il quintetto di UCLA in cui tutti vanno in doppia cifra mentre dalla panchina arrivano solo 4 punti di Welsh. I Blazers, invece, si devono arrendere ad una squadra superiore che non si è fatta cogliere di sorpresa come i malcapitati Cyclones il turno scorso. A fare la differenza ed alimentare le speranze di UAB sono stati i soliti Brown (25 punti) e Lee (10 punti) che però non sono riusciti nell’impresa di portare Alabama University alle sweet sixteen.
I Duke Blue Devils, dopo aver fatto le prove generali con Robert Morris, si impongono per 68 – 49 su San Diego State (seed #8). I Blue Devils si affidano ancora una volta ai due freshman Okafor e Winslow : il primo si dimostra ancora una volta dominatore d’area assoluto chiudendo con 12/16 dal campo e 2/2 ai liberi per un totale di 26 punti mente Winslow fornisce una prova a tutto tondo con 13 punti, 12 rimbalzi, 5 assist e 4 palloni rubati. San Diego St. ha visto solo un giocatore in doppia cifra, Winston Shepard, con 13 punti incappando in un pessimo 2/13 al tiro pesante.
Gli Utah Utes riescono nell’unico upset di giornata imponendosi contro Georgetown con il punteggio di 75 – 64 dopo un primo tempo chiuso in equilibrio, sul 32 -32. Utah ha potuto contare su buone percentuali al tiro pesante (8/14 per il 57%) e su un ottimo contributo dalla panchina visto che Tucker e Bachynski hanno contribuito alla causa con ben 20 punti in due. Georgetown, invece, trova nel suo trascinatore D’Avauntes Smith-Rivera una serata storta al tiro da tre (0 su 7) e, in contemporanea, dalla panchina non arrivano punti visto che l’unico del “bench” ad andare a referto è stato Hopkins con solo 2 punti.
Nell’ultimo incontro di giornata Gonzaga vince, con il punteggio di 87 – 68, sugli Iowa Hawkeyes confermandosi ancora di più una delle principali forze del torneo. I Bullodogs chiudono in totale controllo il primo tempo di gioco sul punteggio di 46 – 29 e, nella seconda parte di partita, si limitano a controllare. Iowa, dopo la convincete vittoria contro Davidson, si affida a Uthoff (20 punti) e White (19 punti) ma deve cedere all’organizzazione di gioco e alla precisione al tiro degli Zags. Gonzaga domina in tutti gli aspetti del gioco mettendo a referto 31 rimbalzi contro i 19 di Iowa, ben il doppio degli assist (20) e, soprattuto, dimostrandosi precisissima dalla lunga distanza con 10 tiri realizzati sui 16 tentati. Le prestazioni più brillanti dei Bulldogs sono arrivate da Wiltjer (24 punti e 7 rimbalzi) e da Domantas Sabonis che scrive 18 punti e 9 rimbalzi entrando dalla panchina.
I prossimi due incontri della region South, Sweet Sixteen, si svolgeranno nella notte di sabato con il match delle 00:15 che vedrà affrontarsi UCLA e Gonzaga e nella partita delle 02:45 che vedrà di fronte gli Utah Utes e i Duke Blue Devils.