Brindisi-Cantù in countdown: un finale da batticuore degno del miglior Hitchcock fa tremare il PalaPentassuglia
E’ stata sicuramente la partita più appassionante e spettacolare dell’ottava giornata del girone di ritorno di Lega A, con l’Enel Brindisi capace di vincere allo scadere dopo un overtime grazie al buzzer beater di Elston Turner, fornendo una beffa atroce a Cantù. Andiamo a rivivere le curiosità e statistiche con il countdown targato Basketitaly.
10 il voto alla prodezza balistica di Elston Turner jr. Coraggio, classe cristallina, attributi e tecnica sopraffina. Turner non è nuovo a buzzer-beater di questo genere, e già nella passata stagione con la canotta di Pesaro aveva fatto saltare il banco in più occasioni. Quando la palla scotta e i secondi cominciano a scendere verso lo 0, date palla a Elston e ci penserà lui a farvi saltare dal seggiolino o dal divano di casa. Countdown nel coundown!
9 i falli subiti da Johnson-Odom, eroe del match cancellato in fretta e furia dal canestro finale. Il suo arresto e tiro a 6 secondi dalla fine aveva dato il vantaggio e la possibile vittoria ai suoi, sfuggita però al fotofinish. Nove sono anche i punti di Delroy James che sfiora la doppia doppia svettando sotto i tabelloni alla conquista di ben 15 rimbalzi. Energia allo stato puro!
8 come l’ottavo posto in classifica. La situazione rispetto allo scorso turno di campionato non è cambiata. Tutte e tre le squadre appaiate dall’ottava al decima posizione (Cantù, Pistoia e Cremona) son cadute fuori dalle mura amiche perdendo forse definitivamente la possibilità di risucchiare nella lotta altre squadre, come Brindisi, messe nel mirino. Roma da dietro si riavvicina ed è a -2 dal gruppone, mentre Bologna rimane a +2. Che confusione!
7 i punti realizzati dalla panchina per l’Enel, mentre son 17 i punti apportati da quella dell’AcquaVitaSnella. Coach Bucchi non trova il giusto contributo dai suoi che entrano a partita in corso e gli 0 punti di Harper e Cournooh testimoniano il difficile inserimento nei ritmi piuttosto blandi. Cantù paga anche le non buoni condizioni fisiche di Gentile affaticato per una contrattura alla coscia che lo limita sia nel minutaggio che nel solito apporto. Che fatica!
6 le triple messe a segno da entrambe le squadre. Le percentuali però son ben diverse, con la squadra di casa che stecca completamente nel tiro dalla lunga distanza provandoci 30 volte mentre sono solo 18 i tentativi per gli ospiti. Tuttavia Brindisi non si scoraggia e due triple fondamentali giungono nel momento clou del match, a fine del tempo regolamentare quando la partita sembrava ormai esser scappata di mano. Mani fredde… ma cuore caldo!
5 come i rimbalzi e i canestri realizzati da Eric Williams. Il centro con passaporto bulgaro è decisamente un fattore della partita. Entrando dalla panchina al posto di uno spento Shermadini, combatte come un leone facendo a sportellate contro tutto e tutti, con i dirimpettai avversari che faticano enormemente nel trovare giusti rimedi alla sua dominante fisicità. Rimane in campo per 24 minuti uscendo per 5 falli a 2 minuti dalla fine dell’overtime. Ruggisce eccome se ruggisce!
4 i canestri messi a segno da Marcus Denmon, ma uno di questi ha una valenza a dir poco fondamentale. Brindisi è in svantaggio di 3 punti a poco più di 20 secondi dalla fine, Bucchi chiama timeout e disegna la rimessa. Denmon esce a tutta birra dai blocchi, mette a posto i piedi, si arresta in un amen e spara una tripla centrale da minimo 8 metri: ciaf! Tredici punti con 4/14 dal campo, ma 3 di questi da circoletto rosso. Giocatore clutch se ne esiste uno!
3 la valutazione Lega di Elston Turner. Questa è la chicca della serata. Può il giocatore decisivo del match con il canestro a suon della sirena finale avere una valutazione così bassa? La risposta è positiva perchè nei precedenti 33 minuti e 54 secondi di gioco in cui era stato presente sul parquet aveva realizza 10 punti tirando con 4/11 dal campo e perdendo 4 palloni. Ancora sicuri che il basket sia una scienza esatta e uno sport spiegabile razionalmente? What else?
2 doppie-doppie della partita timbrate da Buva e Mays. I due lunghi hanno dato vita ad un duello tutto sale e pepe anche se la maggior parte delle occasioni non erano accoppiati nelle rotazioni difensive. Buva, più numero 4, mette a soqquadro i meccanismi difensivi dell’Enel appostandosi costantemente spalle a canestro facendo valere un ottimo piede perno con cui beffava di volta in volta i suoi avversari. Alla fine della fiera chiude con 19 punti e 12 rimbalzi. James Mays d’altro canto risponde colpo su colpo, mostrando tutta la sua energia e potenza fisica bissando i 19 punti con 11 rimbalzi conquistati. Un duo scoppiettante!
1 tripla “no-sense” sparata da Jacob Pullen. La situazione è questa: 20 secondi al termine dell’overtime (14 ancora da giocare per l’Enel), Brindisi avanti di un punto e timeout chiamato da Bucchi, al termine del quale Pullen esce dai blocchi e spara senza coscienza un tiro dall’angolo che si schianta sul ferro. Ribaltamento di campo e Cantù effettua il sorpasso. Poi sappiamo tutti come è andata a finire ma rimangono molte perplessità. Cosa ha detto Bucchi in quel timeout? Cosa è balenato in testa a Pullen? Quanto sarebbe stato criticato se l’Enel avesse perso? Ai posteri o meglio ai chiaroveggenti l’ardua sentenza!
0 come l’anno zero. Può sembrare esagerato ma il sempre più certo arrivo di Ron Artest alias Metta World Peace alias Panda’s friend ormai sta scatenando la spasmodica attesa di tutto il mondo cestistico italiano. C’è chi prova già ad azzardare il suo prossimo nome made in Italy, chi ripensa a costruire delle protezioni per i tifosi, chi non sta più nella pelle e non ci crede fino al suo arrivo in aeroporto. Una cosa è certa: il clamore mediatico di un clamoroso colpo di questa fattura ha già fatto il giro del mondo in poche ore. E’ una grande opportunità non solo per Cantù ma per tutto la nostra pallacanestro. La comunicazione e la pubblicità ora è fondamentale. Sfruttiamo questa grande chance!