Stanotte è andato in scena il derby italiano tra Andrea Bargnani e Marco Belinelli, entrambi autori di discrete prestazioni e di giocate decisive.
San Antonio Spurs – New York Knicks 100-104
Partono bene gli speroni, che dominano la prima metà di gioco concludendo il secondo quarto con ben 10 punti di vantaggio: il gap si dilata leggermente nei minuti successivi, fino a quando parte la lenta e progressiva rimonta degli uomini di
Derek Fisher. Guidati da un Galloway in stato di grazia, rientrano in partita, complice anche l’ottima prestazione di
Andrea Bargnani, autore di 16 punti (un solo tentativo dalla lunga
distanza, peraltro non mandato a bersaglio) e ben 10
rimbalzi. Duncan e compagni pensano di averla portata a casa quando, a 24 secondi dalla sirena, Belinelli piazza il jumper in uscita dai blocchi portando gli Spurs sul +2, ma nell’azione successiva Shved serve Amundson che manda la partita al supplementare. Nei 5 minuti aggiuntivi, un libero sbagliato da Duncan e una palla persa sanguinosa in coadiuvazione tra il caraibico e Leonard sanciscono il trionfo dei Knicks. Durissimo Popovich a fine partita: “gli avversari hanno giocato col cuore, mentre i miei no. Dovrebbero vergognarsi”.
San Antonio Spurs: Parker 21, Duncan 17, Belinelli 12
New York Knicks: Galloway 22, Shved 21, Bargnani 16+10
Charlotte Hornets – Los Angeles Clippers 92-99
Vittoria agevole (ma non troppo) per Chris Paul e compagni nella prima partita di un back-to-back che li vedrà impegnati,
domani, in quel di Salt Lake City. I Clippers iniziano la partita mettendo subito in chiaro le cose, flirtando con un
vantaggio di venti punti tra il secondo e il terzo quarto, merito del solito JJ Redick, che ne mette 23 pur non segnando
alcuna tripla. Gli Hornets cercano di imbastire una rimonta, stroncata a metà dell’ultima frazione da una tripla da
distanza siderale di Chris Paul e da un layup in avvicinamento di un ritrovato Griffin: l’opaca prestazione di domenica
contro i Rockets sembra essere solo un brutto ricordo.
Charlotte Hornets: Jefferson 21, Williams 18
Los Angeles Clippers: Redick 23, Paul 21, Griffin 19+11
Orlando Magic – Houston Rockets 94-107
Non lasciatevi ingannare dal risultato. Quella tra Magic e Rockets è stata una sfida equilibrata per quasi tutti i 48
minuti: complice un Harden in forma non proprio smagliante, la franchigia della Florida è riuscita più volte a portarsi in
vantaggio, ma nella frazione decisiva le giocate di un Josh Smith sempre più inserito nel sistema di coach McHale, e la
presenza, offensiva e difensiva, di Motiejunas hanno permesso alla squadra di trionfare. A Orlando non bastano i 29 di un ispiratissimo Oladipo, troppo solo sull’isola.
Orlando Magic: Oladipo 29, Gordon 13
Houston Rockets: Motiejunas 23, Smith 17, Harden 17
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