A2 Final Six – Ferentino: la prima della FMC per continuare a stupire
Potremmo già parlare di obiettivo raggiunto per la Fmc Ferentino di coach Gramenzi, che nella giornata di domani farà il suo esordio assoluto ad una fase finale di una coppa della seconda divisione nazionale. Ed invece il club amaranto ha tutta la voglia e l’intenzione di svolgere un ruolo da protagonista anche in questa prima storica edizione di una Final Six. Sia chiaro, l’obiettivo stagionale resta la partecipazione ai playoff, ma l’agonismo dimostrato fin qui da giocatori ciociari e la vetrina a disposizione del club sicuramente porteranno i gigliati a non risparmiarsi nemmeno per un secondo.
Il momento di forma non è però dei migliori, con Bucci e Thomas rientrati si dai rispettivi infortuni, ma che ancora non hanno ripreso gli allenamenti a pieno regime, e lo stesso Starks che accusa ancora qualche acciacco muscolare. Ecco allora alcune delle motivazioni che hanno portato alle tre sconfitte consecutive con cui la Fmc arriva alla manifestazione di Rimini. Già però nell’ultima sfida del San Filippo contro la Leonessa Brescia (che potrebe essere l’avversaria dei ciociari in un’eventuale semifinale) si sono visti dei segnali di ripresa incoraggianti: i due americani sono tornati finalmente ad essere un fattore nella metà campo offensiva, coadiuvati da un ottimo Biligha, nuovamente padrone della lotta sotto le plance. Sicuramente un punto di partenza per affrontare con più ottimismo e presenza mentale la Final Six.
Andando a spulciare le statistiche con le quali Ferentino si presenta alla coppa nazionale, appare subito evidente come sia il contributo di tutto il quintetto amaranto il vero punto di forza della squadra di Gramenzi: tutto lo starting five viaggia infatti in doppia cifra di media, con la stella Omar Thomas in testa alla vagonata con 15,2 punti a partita, segue Biligha con 12,9 e 8 rimbalzi con il 60% dal campo (il migliore in Gold), mentre leggermente più staccati troviamo Bucci e Starks. Per l’ex Barcellona 12,8 punti col 38% da dietro l’arco mentre il rookie da Georgetown ne infila 12,7, aggiungendo anche 4 assist. In ripresa anche le quotazioni di Mario Ghersetti (10,1 punti), in costante crescita in questa parte di stagione inella quale ha ottenuto un minutaggio più ampio visti i già citati problemi fisici di alcuni compagni. Il tutto senza dimenticare il fodamentale contributo della panchina, dalla quale spesso risultano fondamentali i contributi dei vari Pierich e Guarino.
E’ proprio la varietà offensiva a rendere tanto temibile la compagine laziale, capace di andare a canestro con ampia varietà di scelta, sfruttando a seconda delle situazioni, la fisicità dei propri lunghi o la vena realizzativa di un collaudato pacchetto esterni. Con molta probabilità, però, saranno le scelte di Omar Thomas a poter far pendere la bilancia in un senso o nell’altro. L’americano ex Sassari è stato probabilmente il colpo ad effetto di tutto il mercato estivo della Lega Gold, anche se fino ad ora non ha espresso tutto il suo potenziale. Potrebbe proprio essere una vetrina come quella della Final Six a stimolare ulteriormente un giocatore abituato a grandi palcoscenici e capace di disputare prestazioni monstre nelle partite che contano di più. Ferentino vuole continuare la sua favola, sognare non costa nulla.