VIDEO|NBA: Vincono 3 “italiane” su 4. Bene Bargnani con 25 punti, Gallinari e Belinelli mentre Datome non scende in campo.
La notte NBA ha visto scendere in campo tutte le “nostre” quattro squadre italiane e, l’unico italiano che non è sceso sul parquet, è stato Gigi Datome. Ecco l’analisi dei singoli match.
NEW YORK KNICKS @ INDIANA PACERS 82-105
Il primo scontro in back to back tra i Knicks e Pacers se lo aggiudica Indiana.
Continua il periodo di grazia per gli Indiana Pacers (26-34) che si fanno prepotentemente sotto per il discorso play-off avendo le stesse vittorie degli Hornets (26-33) e solamente una in meno rispetto a Miami (27-33) rispettivamente 8° e 7° ad Est. I Pacers, sotto la saggia guida di Vogel (allenatore del mese di febbraio), sono stati la squadra NBA con il miglior record nel mese di febbraio. Indiana si sta soprattutto concentrando sulla fase difensiva e, pur non potendo disporre di Roy Hilbert e Paul George, sono la quarta squadra NBA per punti concessi, 96.5.I New York Knicks (12-48) sono invece in caduta libera e sono semplicemente in attesa della fine della stagione, con la speranza che la fortuna li assista in sede di sorteggio al draft, riuscendo ad ottenere la prima scelta assoluta.
Il match vede fin da subito una mini-fuga, con un parziale di 7-0, da parte dei Pacers grazie ad un ritrovato George Hill (21 punti e 6 assist) ma, a riportare i Knicks a contatto, ci pensano Andrea Bargnani (25 punti) e Tim Hardaway Jr. (13 punti ). I Pacers, però, a metà del primo quarto lanciano la fuga grazie al tiro dalla lunga distanza (10-22 da tre) e alle ottime giocate di Stuckey (17 punti) e CJ Miles (16 punti) arrivando alla pausa lunga in vantaggio, sul risultato di 41-65 . Il resto del match, ormai incanalato verso la squadra di Indianapolis, non regala particolari emozioni e terzo e quarto periodo si chiudono sostanzialmente in parità. Il match terminerà sul risultato di 82-105.
Andrea Bargnani ha disputato un’ottima prestazione da 25 punti, 4 rimbalzi e 4 assist in circa 38 minuti sul parquet, mettendosi alle spalle la pessima prestazione contro i Kings dove in 18 minuti ha realizzato solo 3 punti non prendendo neanche un rimbalzo.Il lungo Italiano ha impressionato soprattutto per la sua efficacia realizzativa (10-17 dal campo) e per la ritrovata fiducia con il tiro dalla media e dalla lunga distanza (2-3 da tre ).
DENVER NUGGETS @ MINNESOTA TIMBERWOLWES 100-85
I Denver Nuggets (22-39) dopo la precedente vittoria contro i ’76ers raggiungono il secondo risultato utile consecutivo sconfiggendo con distacco i T’wolwes (13-47) sempre più relegati all’ultima posizione a ovest.
In casa Denver dall’addio di Shaw i risultati, anche se è presto per dirlo, stanno arrivando; si nota sopratutto maggiore intensità e concentrazione nella fase difensiva che hanno portato la squadra a subire solo 90 punti di media nelle ultime due partite contro i circa 104 che concedevano in precedenza.
Minnesota, alla quarta sconfitta consecutiva, è sempre più sul fondo della difficile Western Conference e per loro vale lo stesso discorso fatto per NY : sono in attesa della fine della stagione sperando di ottenere al draft una tra le prime scelte.
Il match è in sostanziale equilibrio fino alla metà del secondo periodo di gioco grazie ad un’ottima prestazione del rookie of the month di febbraio Andrew Wiggins (20 punti ) ma, a 5 minuti dall’intervallo, i Nuggets riescono a portarsi sul +10 grazie soprattutto alla serata di grazia per Will Barton (17 punti con 2/4 da tre) e il dominio sotto canestro di Kenneth Faried (18 punti e 14 rimbalzi). Nella seconda parte del match Minnesota prova a rifarsi sotto ma il distacco resta sempre di minimo 10 punti e, nonostante i tentativi di Gary Neal (13 punti ) e di KG (11 punti e 6 assist ), non riesce a colmare il gap. Il match si concluderà sul 100 -85.
Danilo Gallinari ha disputato un’altra ottima prestazione mettendo a referto 16 punti, 5 rimbalzi e 3 assist in 32 minuti e chiudendo con il 50% al tiro dal campo e il 100% ai liberi (3 su 3 ). In questo mese di Marzo il “Gallo” è tornato sui suoi migliori standard inanellando tre prestazioni molto convincenti e, soprattutto, un elevato numero di minuti sul parquet (33 circa di media) con un’ottima media punti (21).
SACRAMENTO KINGS @ SAN ANTONIO SPURS 85 – 112
I San Antonio Spurs (37-23) raggiungono la terza vittoria consecutiva rimanendo al 7° posto nella Western Conference con solo tre vittorie in più dei Thunder (8°) e quattro di New Orleans che, ad oggi, è al 9° posto (esclusa quindi dai play-off). Gli Spurs dovranno quindi gestire al meglio questo finale di stagione stagione per evitare brutte sorprese. I Kings (21-38) non riescono a ripetersi dopo il successo contro i New York Knicks e si ritrovano al terzultimo posto della Wester Conference, per loro è chiaramente una stagione di transizione.
Il match parte subito in favore degli Spurs che si portano sull’11-2 nei primi 3 minuti di gioco ma Sacramento non ci sta e grazie ad un ottimo parziale porta il punteggio in parità ( 16-16) a 4 minuti dalla fine del primo quarto di gioco. La svolta nel match arriva a poco più della metà del secondo quarto quando, per problemi di falli, Demarcus Cousins (14 punti e 3 rimbalzi) viene sostituito restando fuori per tutto il secondo periodo di gioco; gli Spurs sfruttano l’assenza del talentuoso lungo avversario e con Kawhi Leonard (21 punti e 3 palle rubate) e Marco Belinelli (13 punti con 3/6 dall’arco) si portano sul 38-54 alla pausa lunga. Al rientro sul parquet i Kings non riescono a ricucire lo strappo visto che Tony Parker (19 punti e 3 assist) e compagni sono bravi a non rilassarsi e mantenere il distacco. Il match terminerà sul risultato di 85-112.
Marco Belinelli ha disputato una buona prestazione mettendo a referto 13 punti in 25 minuti di gioco con un plus-minus di +14 ( più alto della panchina) e aiutando moltissimo la squadra nel momento dove ha creato il vantaggio che gli è poi valso una facile vittoria. Marco sta senza dubbio avendo dei rendimenti leggermente peggiori rispetto allo scorso anno così come tutta San Antonio, lo stesso Duncan è in una situazione complicata e stanotte ha messo a referto solo 4 punti.
UTAH JAZZ @ BOSTON CELTICS 84-85
I Boston Celtics (24-35) tornano alla vittoria dopo la sconfitta contro i Cleveland Cavs portandosi a solo due vittorie dall’ottava posizione a Est di Charlotte. Gli Utah Jazz (24-36) nonostante le ottime prestazione dal punto di vista difensivo dell’ultimo periodo arrivano alla quarta sconfitta consecutiva. Il problema per Utah è senza dubbio la mancanza di una cabina di regia esperta che sia in grado di produrre assist e mettere i compagni nelle migliori condizioni per segnare, la 28° posizione per assist a partita (20,2) ne è la controprova; d’altronde la squadra non è stata ideata per vincere quest’anno nè tantomeno nel prossimo quindi puntare su due giovani promettenti come Exum e Burke, nonostante dei rendimenti non eccellenti, è tutt’altro che un errore.
Il match viene risolto solo all’ultimo secondo di gioco quando Tyler Zeller (8 punti e 11 rimbalzi) mette a segno un difficile lay-up che dà la vittoria ai Boston Celtics. L’incontro è stato in equilibrio per tutta la sua durata e ha visto spiccare le prestazione di Isaiah Thomas (21 punti e 7 assist in 26 minuti ) partito dalla panchina. Per Utah si è distinta la coppia di lunghi RudyGobert e DerrickFavors che insieme hanno realizzato 26 punti e 21 rimbalzi e la prestazione di Trey Burke (16 punti e 8 assist ).
Luigi Datome, dopo i buoni 15 minuti contro i Cavs ,non è sceso sul parquet. Per Datome, nonostante il cambio di squadra, il minutaggio resta ancora scarsoessendo sceso sul parquet solo 19 minuti da quando è approdato a Boston.