A2 Gold – Trieste torna al successo, a Napoli l’orgoglio non basta.
Trieste ritrova i due punti, Holloway fa pace con il pubblico (ma con Dalmasson?) a suon di schiacciate. Questa il sunto di questa partita che ha visto i biancorossi di casa prevalere per 87 a 68 nei confronti dei rimaneggiati avversari di Napoli.
Carra e compagni partono subito forte, accumulando gia’ 14 punti di vantaggio ad inizio secondo quarto. Poi la fase più equilibrata dell’incontro, in cui Napoli approfitta del rilassamento dei Giuliani e grazie anche ai molti falli subiti e conseguenti viaggi in lunetta, riesce ad andare all’intervallo sotto di una sola lunghezza.
Al rientro dagli spogliatoi, Trieste con gli Americani in quintetto, spinge sull’acceleratore a suon di recuperi, bombe e contropiedi, chiudendo già nel terzo quarto la pratica, concedendo nel garbage time, spiccioli di gioco ai giovanissimi in panchina negli ultimissimi minuti di match.
Dunque gli uomini di Dalmasson timbrano il cartellino come logica voleva e lo fanno, tranne che in quello scorcio del secondo quarto in cui si sono lasciati andare a corbellerie di ogni tipo, con una buona prova, a tratti spettacolare, grazie soprattutto ad Holloway. Il buon Murphy fa capire di aver imparato la lezione, anche se Dalmasson sembra ancora poco propenso a perdonarlo, vista la sua partenza in panchina e il suo limitato minutaggio sul parquet
Con una difesa aggressiva, con frequenti raddoppi sul portatore già nella linea di metàcampo, Trieste ha messo in difficoltà sia Traini che Sabattino e ciò ha generato una marea di palle perse da parte di Allegretti e compagni. In attacco, Tonut e soci hanno dovuto affrontare per quasi tutti i 40 minuti la zona, che Calvani aveva appositamente preparato sia per irretire l’attacco avversario, sia per preservare di falli la sua squadra, cortissima nelle rotazioni con i suoi sei uomini sei. E i Triestini, grazie anche ad una certa staticità dei difensori azzurri, non se la sono cavata male nemmeno a difesa schierata, grazie anche ad una buona serata al tiro da lontano.
Singolarmente oltre al “solito” Tonut ed al figliol prodigo Holloway, sono piaciuti Carra, Coronica e pure Candussi, oggi particolarmente preso di mira dagli arbitri; discreti Grayson e Marini( in campo reduce dall’influenza), sufficienti Prandin e Mastrangelo, buono invece l’apporto di Fossati, anche se fornito quando la partita era già incanalata sulla via delle vittoria.
Di Napoli che dire? Il recupero effettuato dal -14 nel secondo quarto vale tutta una partita, viste le condizioni di partenza; la squadra ha dei valori importanti, morali e tecnici ma lottare senza americani e con sei uomini contati, difficilmente può premiare con i due punti la buona volontà e la diligenza, specie in trasferta, specie contro squadre dalle rotazioni importanti come quella triestina.
Le palle perse, una serata difficile al tiro da fuori, sono numericamente almeno, le cause di questo stop, sicuramente non drammatico ed in qualche modo prevedibile; singolarmente un plauso va a Malaventura, giunto al Palatrieste già malconcio, torna in campo nella seconda parte di gara dopo che un infortunio, presumibilmente già sull’arto infortunato, aveva tenuto con il fiato sospeso lo staff napoletano, costringendolo negli spogliatoi anzitempo tra gli applausi sinceri del pubblico triestino: un esempio di attaccamento alla maglia e professionalità da far vedere ai giovani. Chiusa questa doverosa parentesi, sul campo è piaciuto soprattutto Allegretti, che ben ha sfruttato i miss- match causati dai raddoppi triestini quando questi non riuscivano ad interrompere le trame offensive degli uomini di Calvani. Vivace anche Traini, molto curato dalla difesa di Trieste, ciònonostante il biondo play partenopeo è riuscito ad accumulare un buon bottino di punti. Discreto Ganeto, sufficiente Sabattino, non è piaciuto troppo, nonostante la quasi doppia doppia, Brkic, impreciso e macchinoso, l’ombra del giocatore visto in passato a Trieste.
Per Trieste, anche grazie a questa vittoria, il campionato continua ad avere un senso, ed importante in ottica play off, sarà la trasferta in terra sicula, ad Agrigento, domenica prossima. Per Napoli l’obiettivo è terminare meglio possibile questa travagliata stagione, magari con qualche guizzo come quello di domenica scorsa contro l’Assigeco.
La partita dà i numeri
14 come i rimbalzi di Allegretti. 19 i suoi punti
7 come le palle perse di Ganeto.
6 come i regali agli avversari di Traini.
0 ( su sei) come le bombe messe a segno da Brkic.
24 come le palle gettate alle ortiche dai napoletani.
50(%) come la solita percentuale ai liberi, scadente, dei Triestini.
5 come gli assist di Tonut. A cui si aggiungono i suoi canonici 21 punti
26 come i tiri pesanti tentati da Carra e soci.
12 come i tiri pesanti da loro realizzati.-
Tabellino
Pallacanestro Trieste 2004 – Givova Flor Do Cafè Napoli 87-68 (22-13, 38-37, 69-49)
Pallacanestro Trieste 2004: Coronica 4 (0/1, 1/2), Fossati 8 (3/3), Norbedo 0 (0/2), Tonut 21 (3/9, 5/10), Venturini, Mastrangelo 2 (1/2, 0/2), Grayson 8 (1/3, 2/4), Candussi 11 (4/6, 1/2), Carra 9 (1/3, 2/5), Marini 6 (3/5), Holloway 13 (6/10), Prandin 5 (1/6, 1/1). All.Dalmasson
Tiri Liberi: 5/10 – Rimbalzi: 34 20+14 (Grayson 7) – Assist: 14 (Tonut 5) – Cinque Falli: Candussi
Givova Napoli: Malaventura 4 (2/3, 0/1), Bianco, Allegretti 19 (7/13, 1/3), Sabbatino 6 (1/2, 1/1), Traballesi 0 (0/1 da tre), Testa 0 (0/1), Ganeto 11 (5/9), Traini 16 (2/5, 1/3), Brkic 12 (5/9, 0/6). All.Calvani
Tiri Liberi: 15/18 – Rimbalzi: 39 26+13 (Allegretti 14) – Assist: 11 (Sabbatino 3)
Spettatori: 2700