Sassari è pronta a giocarsi le sue carte e a sognare uno storico bis, la squadra di Meo Sacchetti, non parte da favorita della competizione, ma come l’anno scorso, vuole fare della leggerezza data dallo sfavore del pronostico, una marcia in più da sfruttare. Il risultato dell’anno scorso però, potrebbe anche fare da incentivo per le altre contendenti.
Storia – La Dinamo Sassari è alla sua quarta partecipazione alle Final8 di Coppa Italia e si presenta in campo da campione in carica; la curiosità sulle sue precendeti partecipazioni è che, dopo aver perso per due anni di fila contro Siena, prima ai quarti e poi in semifinale, ha interrotto proprio l’egemonia della Menssana nella passata stagione, firmando il primo storico successo della propria sessantennale vita.
Forma – Sassari ha ritrovato il successo in campionato, dopo un periodo altalenante, nelle ultime 4 partite della Beko Serie A, due vittorie contro Pistoia e Roma e due sconfitte in trasferta con Brindisi e Bologna, nel mezzo un’amara eliminazione dall’Eurocup e uno stato di forma non al top, condizionato da una serie di infortuni che per una ragione o per un’altra, hanno privato coach Sacchetti praticamente da Novembre in poi, di allenarsi con le rotazioni complete a disposizione. Nel mentre anche un po’ di problemi di tipo emotivo, con tre risoluzioni, quelle di Cusin, Todic e Tessitori e tre arrivi, quelli di Formenti, Mbodj e Kadji, ma anche dei problemi nello spogliatoio, che il presidente Sardara ha riassunto, disegnando un ipotetica linea di confine, entro la quale chi avrà voglia di partecipare e sposare attivamente il progetto Dinamo sarà il benvenuto, oltre la quale invece, è da considerarsi estraneo alla maglia biancoblu. Sul banco degli imputati Dyson e Sanders, che comunque in campo, hanno sempre fornito delle buone prestazioni, seppur non in piena armonia con il gioco di squadra.
Punto di forza – L’atletismo; la velocità di gioco che gli uomini di coach Sacchetti possono mettere sul parquet non è inferiore a nessuno nel campionato Italiano e se lasciati liberi di imporre il ritmo partita, i biancoblu possono battere chiunque, la SuperCoppa di inizio stagione lo ha dimostrato.
Punto debole – Il peso nel pitturato; Il rientro di Brooks e l’arrivo di Kadji (da decidere il sacrificato a referto) dovrebbero provare a colmare la sofferenza che spesso Sassari ha dimostrato di patire nel settore lunghi, ma la Dinamo ha sempre dimostrato di soffrire con i propri mezzi pesanti, una conseguenza della scelta di un roster che privilegia la verticalità e giocatori capaci di far male dal perimetro piuttosto che in post basso.
Obiettivo – L’obiettivo per Sassari è quello di arrivare almeno alla finale per giocarsi il bis di successo; il cammino non è facile, ma poter rivincere il trofeo permetterebbe alla squadra Sarda di ricongiungere in maniera definitiva, un gruppo che nel corso del tempo ha pagato la rivoluzione rispetto alla stagione scorsa.
Prima partita fissata per Venerdì 20 Febbraio alle 15:30 contro Cremona; la presenza in numero di tifosi sarà inferiore a quella delle altre squadre, ma proporzionalmente al numero di KM e mezzi per raggiungere Desio, potrebbe essere la più alta. Diversi i supporters speranzosi di poter prendere un charter come nella passata stagione.
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