Eurocup: Cantù batte il Paok nel segno di DJO e vola ai playoff. Troverà l’Unics Kazan
Ci mette più di un tempo la Fox Town Cantù per “scartare” il regalo preparato dalla vittoria del Khimki ieri sera a Limoges e battere il Paok Salonicco 78-70 centrando la qualificazione agli ottavi di finale di Eurocup. Serviva una vittoria con un margine di almeno tre punti, ma Cantù si trova costretta ad inseguire per quasi tre quarti di gioco, col primo vantaggio interno arrivato al 29′, contro un Paok salito al Pianella per giocare la sua onestissima partita nonostante fosse già eliminato.
I greci, terzi nel loro campionato, sciorinano un primo tempo di ottima pallacanestro, improntato su un pick’n’roll che i biancoblu faticano a leggere, con gli ospiti efficaci nel mandare la palla nelle zone del campo lasciate libere dalle rotazioni difensive. Con poca pressione sulla palla, il Paok colleziona tiri aperti (tutti “assistiti” i primi 11 canestri dei greci, saranno 13 sui 15 mandati a bersaglio nella prima metà, con solo 2 palle perse), mentre dall’altra parte gli esterni si trovano a fronteggiare una difesa aggressiva, che raramente si fa battere dal palleggio, creando problemi di circolazione all’attacco di Sacripanti. Cantù compensa controllando i tabelloni (40-29 il conto dei rimbalzi, con 12 offensivi per i brianzoli) e aggrappandosi a Johnson-Odom (21 e 3 assist) go-to-guy per eccellenza, specie in assenza di Feldeine out per un problema muscolare (greci privi di Kakaroudis, infortunato, e J.R. Bremer, partito a fine Gennaio). Non abbastanza però per prendere il controllo della partita, non finchè Langford (17 e 3 reb con 2/4 da tre) e Vaughn (15, 5/11 dal campo), i due centri di coach Markoupolos, dettano legge in vernice con 11 punti a testa nei primi due quarti, con la regia di Odum (13 con 6 reb e 2 assist) e Tsochlas (4 assist nel primo tempo) a tenere avanti gli ospiti 37-42 all’intervallo lungo.
L’impressione è che Fox Town giochi in preda all’ansia, contro una squadra leggera di testa e decisa a mettere a frutto l’occasione di un “allenamento di lusso” per oliare i propri meccanismi. Sono le scelte dello staff tecnico, giustamente rivendicate da Sacripanti in sala stampa, che manda i lunghi fuori sui pick’n’roll a sporcare le linee dei passaggi primari, a mettere sabbia negli ingranaggi di Salonicco. E a cambiare l’inerzia c’è anche la fisicità di Ivan Buva (9 e 5 reb), che, se non replica la prova offensiva di Domenica contro Trento, ha il grandissimo merito di far sentire il fisico a Langford in post basso, respingendolo con perdite in più di una occasione. E con Stefano Gentile (9 e 5 assist) che sale di colpi nella ripresa, Cantù prende piano piano le redini del match in mano, fino al 58-55 dell’ultima pausa che corrisponde esattamente al vantaggio richiesto per la qualificazione. Con i greci decisi, merito a loro, ad onorare l’impegno fino in fondo, Fox Town ha bisogno di un’ulteriore spinta, che si materializza con il quarto periodo da favola del capitano Abass (12, 4/4 dal campo e 4 reb), lucido e aggressivo con le due triple e la penetrazione che allargano il divario fino alla doppia cifra, quando anche gli ospiti alzano bandiera bianca.
E allora può “sciogliersi” la soddisfazione del Pianella e di coach Sacripanti, per un traguardo a suo modo storico (mai Cantù aveva raggiunto gli ottavi di Eurocup nelle due precedenti partecipazioni), che, se non ripaga, come precisa il tecnico biancoblu, della dolorosa esclusione dalla Final Eight di Coppa Italia, dà soddisfazione e fiducia a una squadra che può dire ancora molto nel corso della stagione. Intanto a Marzo, per gli ottavi di finale, l’avversaria sarà di assoluto livello e prestigio, quell’Unics Kazan degli ex italiani Langford, ma Keith stavolta, Jerrells e James White, dentro un roster tranquillamente degno dell’Eurolega. Andata a Cantù e ritorno in Russia, per una sfida quasi proibitiva, in cui però una Fox Town al completo (e rinfrancata dalla pausa per la Coppa Italia) può giocarsi le proprie carte.
MVP: Darius Johnson-Odom (21, 5/6 da due, 1/7 da tre, 8/10 ai liberi con 5 falli subiti, 3 reb, 3 pesre, 3 assist), 17 val.) merita anche stasera la palma del migliore in campo. Attacca con le quattro ruote motrici senza forzare, nonostante la serata no dal perimetro, trova il giusto equilibrio con Gentile (70 minuti complessivi in campo per i due) per condurre in porto la nave canturina. E la faccia feroce che mette su palle vaganti e rimbalzi contestati è di quelle che sconsigliano gli avversari a mettersi sulla sua strada.
Tabellini e statistiche:
FOXTOWN CANTU’ – PAOK SALONICCO 78-70 (16- 19, 37- 42, 58- 55)
FOXTOWN CANTU’: Johnson-Odom 21, Abass 12, Bloise ne, Laganà, Maspero ne, Jones 8, Shermadini 8, Hollis 3, Buva 9, Gentile 9, Williams 8. All. Sacripanti.
PAOK SALONICCO: Langford 17, Liapis 8, Carter 5, Tsochlas 2, Dedas 3, Margaritis 5, Kottas 2, Odum 13, Vaughn 15, Saloustros. All. Markopoulos.
Tiri da due: Cantù 19/37, Paok 17/35
Tiri da tre: Cantù 7/20, Paok 8/24
Tiri liberi : Cantù 19/27, Paok 12/17
Rimbalzi: Cantù 40 (12), Paok 29 (9 off.)
Assist: Cantù 14, Paok 17
Palle perse: Cantù 11, Paok 8
Palle recuperate: Cantù 2, Paok 6
Valutazione: Cantù 85, Paok 73
Stefano Mocerino
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