Game, set and group per la Virtus Roma
Roma vince l’ultima delle Last 32 e diventa regina del gruppo I, approfittando del colpo esterno di Volgograd, vittoriosa a sorpresa sul campo del Cedevita Zagabria.
La gara – Grande equilibrio in avvio e qualche ingenuità di troppo per la Virtus che concede due canestri facili a Norel, il primo su rimessa veloce, il secondo su penetrazione e schiacciata. Con il tabellone che recita 14-10 in favore degli spagnoli, si accende Melvin Ejim, il quale istanti dopo stoppa Jelovac e sugli sviluppi regala ai propri compagni il primo vero vantaggio (15-14). Due palle perse dagli ospiti esaltano Bobby Jones, l’americano sulla seconda rubata va a prendersi il fallo del serbo, punito anche con il tecnico. Il mini-parziale per i capitolini è di 8-2 (22-16). Sul finire del periodo, le realizzazioni di Katic e Robinson fermano il punteggio sul 23-21.
Dopo i centoventi secondi di interruzione, i padroni di casa si portano due volte sul +9 con Rok Stipcevic, in entrambi i casi arriva la risposta del CAI, rispettivamente con Goulding e Garcia. Dopo il canestro dello spagnolo, Roma conquista la doppia cifra di vantaggio (39-29), regalatale dal rimbalzo in attacco di Jordan Morgan. Sempre l’ex Michigan, nei possessi seguenti, intimidisce gli iberici, rispedendo al mittente il tiro da sotto di Pursl. Prima della pausa lunga, riappare il protagonista dei primi minuti, Pere Tomas, volenteroso di tenere a galla i suoi. Il tempo termina con Roma avanti di cinque lunghezze (41-36).
Al ritorno dagli spogliatoi le triple consecutive di De Zeeuw ed Ejim valgono il momentaneo +12, compensato però dai due falli commessi da Morgan, per colpa dei quali raggiunge quota quattro. A metà periodo De Zeeuw fa altrettanto, costringendo Dalmonte alla sostituzione. Nonostante l’assenza forzata dal parquet dei due lunghi, il vantaggio rimane costante. A nulla serve il time-out di Ruiz, la cavalcata romana prosegue (68-50). Il CAI è costretto nuovamente a riordinare le idee per evitare che la partita scappi definitivamente. Nessun trova la retina nell’ultimo giro d’orologio di un quarto che Roma fa suo con un perentorio 27-14.
Bobby Jones apre i dieci minuti conclusivi con due triple, fallendo invece il terzo tentativo, prima di essere spedito in panchina al quarto fischio. È Kyle Gibson con una bomba a chiudere virtualmente la gara. Resa immediata per Saragozza, che sprofonda sotto di venti. Finisce con novanta secondi di anticipo la gara di Jordan Morgan, autore del suo quinto fallo. Prima della conclusione ufficiale, Dalmonte regala la standing ovation a Lorenzo D’Ercole nel giorno del compleanno, lasciando esordire Alviti e Reali, giovani provenienti dai vivai romani.
L’analisi – La Virtus voleva rifiatare e vincere. È riuscita a fare entrambe le cose, mantenendo l’imbattibilità casalinga in Europa. Il merito è di Dalmonte e dei suoi giocatori che hanno fortemente creduto nel primato del girone, anche quando alla vigilia appariva come una possibilità remota. L’atteggiamento è stato propositivo, il rientrante De Zeeuw è parso in buone condizioni. Il team può ora partire con più fiducia alla volta del PalaSerradimigni, dove domenica affronterà la Dinamo Sassari. Poi ci saranno gli ottavi di Eurocup a marzo, che la vedranno opposta al Banvit.
Rok Stipcevic (Basketitaly MVP) – Dopo il trionfo russo era prevedibile un’altra grande prestazione del croato, il quale non ha deluso le aspettative. Ha messo a referto 20 punti, ma soprattutto si è confermato il trascinatore in queste Last 32.
Tabellini
Roma: Ejim 12, De Zeeuw 5, Gibson 17, Stipcevic 20, Morgan 10
Saragozza: Llompart 3, Sastre 4, Tomas 9, Norel 12, Jelovac 16