Reggio Emilia nel posticipo domenicale supera in volata Trento per 63-58 e, approfittando della sconfitta esterna di Sassari, torna al secondo posto in classifica dietro la capolista Olimpia. Al PalaBigi si è assistito ad un match dove a farla da padrone sono state le difese e gli errori al tiro: appena il 30% di precisione per la Grissin Bon e 28% per la Dolomiti Energia. Riviviamo la gara con il nostro consueto COUNTDOWN.
10 come la valutazione di Tony Mitchell: il miglior realizzatore del campionato conferma le sue doti di finalizzatore però manca di precisione (8/24 al tiro) soprattutto nel finale quando Trento perde le redini dell’incontro.
9 come i punti di Filippo Baldi Rossi: il centro classe ’91 non impressiona sotto le plance (appena 1/8) ma sa come pungere dalla distanza, con due triple che nei primi scampoli del match tengono a distanza i padroni di casa.
8 come i rimbalzi difensivi di Josh Owens: l’ala USA è il miglior rimbalzista dell’incontro (14), ma se nella prima metà di gara è incontenibile in attacco e in difesa, nel finale sbaglia il canestro del sorpasso stoppato da Cervi.
7 come le stoppate e i punti di Riccardo Cervi: dopo la partenza di Ksistof Lavrinovic e in attesa del recupero del gemello Darjus, il centro azzurro ha più minuti a disposizione e da ciò ne consegue un rendimento più continuo. Oltre al record stagionale di stoppate (7), non ha fatto mancare il suo apporto a rimbalzo (13) e dalla lunetta (3/5).
6 come il 6/13 da due di Achille Polonara: il lungo di Ancona è il miglior realizzatore per i padroni di casa (21 punti), diverte il pubblico con le sue giocate spettacolari e ha il merito di tenere a contatto la Grissin Bon con la schiacciata sulla sirena del terzo quarto che vale il -2.
5 come i minuti che bastano alla Grissin Bon per ribaltare l’incontro: la speranza dell’Aquila di espugnare il palazzetto emiliano si infrange proprio negli ultimi minuti contro il muro biancorosso, impenetrabile nel momento clou dell’incontro, mentre dall’altro lato la tripla di Polonara e i liberi in successione di Kaukenas, Cervi, Della Valle e Diener portano in trionfo la Grissin Bon
4 come il 4/22 dall’arco della Grissin Bon: la serata balisticamente negativa del team di Menetti stà tutta in questo dato. Solitamente precisa dalla lunga distanza, Reggio Emilia per vincere si aggrappa alla difesa e ai liberi nel finale.
3 come i successi consecutivi di Reggio Emilia in campionato: dopo la facile vittoria contro Caserta e il pesante k.o. inflitto all’Enel Brindisi, superando Trento la Reggiana trova il terzo hurrà di fila in regular season che vale la seconda piazza dietro Milano.
2 come i mesi passati ai box da Rimantas Kaukenas: il veterano lituano torna a calcare il parquet del PalaBigi dopo il lungo infortunio ai muscoli obliqui dell’addome ma, come prevedibile, non imprime il suo marchio sulla gara (3 punti, 1/6 al tiro) poiché la condizione e il ritmo partita sono ancora lontani.
1 come lo scarso 1/6 da tre di Drake Diener: ManDrake, dopo l’infelice parentesi dell’All Star Game (eliminato al primo turno nella gara da tre punti), continua a litigare con il ferro (anche 0/4 da due) ma almeno dà una mano in difesa, dove colleziona ben 13 rimbalzi!
0 come le vittorie stagionali di Trento contro Reggio Emilia: il team di coach Buscaglia all’esordio in Serie A aveva tenuto testa a Cinciarini e compagni solo per un tempo, mentre un girone dopo ha sfiorato il colpaccio proprio nella tana biancorossa dove finora è passata solo Cremona. Il 20 febbraio, alla Final Eight, l’Aquila potrà avere la sua rivincita…
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