Tony Easley si presenta a Pistoia. “Arrivo in un gruppo di ragazzi eccezionali. Per domenica sono pronto a giocare qualche minuto”
Dopo il taglio di Linton Johnson e l’arrivo di Valerio Amoroso per tappare la falla del centro, Pistoia ha aggiunto un nuovo americano al proprio oster, con l’arrivo di Tony Easley. Il ragazzone dell’Alabama doveva unirsi al gruppo già un paio di settimane fa, ma alcuni problemi burocratici lo hanno costretto al ritorno negli States e, di fatto, si è aggregato alla squadra solamente lunedi.
Giocatore di grande verticalità, probabilmente più a suo agio nel ruolo di ala grande che di centro, Easley viene a completare un pacchetto di lunghi interessante e ben amalgamato. Con un girone di ritorno tutto da giocare, la priorità di Moretti e di tutto lo staff sarà quello di inserire al meglio il nuovo arrivo, in modo da poterlo utilizzare già nella gara di domenica contro Capo d’Orlando.
Proprio coach Paolo Moretti, alla conferenza stampa di stamani, ha presentato le caratteristiche di Easley, assicurando anche la sua presenza proprio nella gara con i siciliani. “Easley è alla quarta stagione in Italia ed ha avuto una crescita importante del suo livello. La nostra scelta è ricaduta su di lui perchè l’idea era quella di inserire nel gruppo un giocatore nel più breve tempo possibile. Inizia il girone di ritorno, ci sono 15 partite, quindi la speranza è quella che non impieghi mesi a entrare nel nostro sistema di gioco ed il fatto che abbia già alcune stagioni di esperienza nel nostro campionato alle spalle, ci fa ben sperare. E’ un giocatore verticale, dinamico, che può darci una copertura dell’area a livello difensivo che gli altri 2 lunghi interni non ci danno. In attacco, da quando manca Linton Johnson, ci mancano delle caratteristiche di roll che Easley potrà darci. Non gioca da più di un mese e la settimana in cui speravamo di inserirlo è servita per viaggi e visti. E’ arrivato sabato pomeriggio e lavora con noi da lunedi; nel nostro programma di lavoro dovrà entrare in maniera moderata e ci sono diverse problematiche tecnico tattiche da valutare. Il primo impatto sarà emotivo, ma dovremo gestire il tempo in cui sta in campo, per cui è difficile dare un minutaggio per domenica. A occhio potrà darci tra i 10 ed i 20 minuti, perchè ha esperienza ed intelligenza cestistica per stare in campo ed essere incisivo anche in questo lasso di tempo. Considerando che è un giocatore atletico ed energico è inutile che stia in campo quando non è al top. Lui è un ragazzo solare, molto estroverso, sorridente che non credo abbia assolutamente problemi ad inserirsi nel nostro contesto.”
La parola passa all’americano, contento della scelta pistoiese e convinto di avere una condizione fisica sufficiente per essere disponibile da subito. “Penso di essere pronto già per la partita di domenica; sono già alcuni giorni che lavoro con il gruppo e sto avendo delle risposte positive, pur non essendo al top. Ho scelto Pistoia perchè è molto simile all’ambiente di Murray State; me lo ha confermato anche Ed Daniel. La conferma è stata la grande partita contro Milano, con la passione con cui è stata vissuta questa gara; con coraggio e con l’unità di una grande famiglia”.
Easley era infatti presente alla gara contro l’Olimpia, accanto al suo amico di universtità Ed Daniel, ex biancorosso ed ora accasato a Varese. “L’atmosfera contro Milano è stata grandiosa, come l’impressione che ho avuto dei ragazzi in campo. Hanno giocato bene offensivamente e difensivamente; questo è un gruppo che lavora duro e che si impegna tantissimo. Anche lo staff e il pubblico mi hanno lasciato un’ottima impressione, come non mi era mai capitato nelle precedenti esperienze italiane. Sono contento di essere tornato in Italia, che considero la mia patria a livello cestistico; rispetto alle ultime esperienze in Israele e Turchia c’è un’atmosfera diversa. Daniel è stata la prima persona che si è congratulata con me per la scelta di Pistoia. Sarà un po’ il mio punto di riferimento, non solo per il basket, ma anche per quello che c’è intorno”.
Arrivare in un gruppo a metà stagione non è mai facile, ma Easley è convinto che questa non sia una difficoltà insormontabile. “Quando si arriva in una società a metà stagione le difficoltà sono nella chimica da trovare all’interno del gruppo. Devo conquistarmi la fiducia dei compagni, nei quali ho percepito molta amicizia fra loro, quasi fraterna. Devo mettermi al passo a livello di condizione fisica e dovrò lavorare molto, dato l’ultimo periodo di attività non troppo regolare. La mia prima parte di stagione in Turchia ho avuto problemi di carattere burocratico, mentre in Israele ho avuto problemi di natura tattica. Sono comunque esperienze che mi hanno migliorato, anche extra campo.”