Capo d’Orlando e Venezia dopo un ottimo girone di andata, sono pronte alla sfida che segna il giro di boa del campionato, con la Reyer che rischia, dopo aver chiuso il 2014 da capolista, di dover affrontare le final eight da quarta classificata
Qui Capo d’Orlando
L’Upea, esordisce al PalaFantozzi in questo 2015 dopo aver chiuso nell’ultima apparizione con la vittoria su Varese che è valso il temporaneo +10 sull’ultimo posto.
Griccioli in conferenza stampa nel presentare la gara, chiarisce che sarà necessaria: “la solita gara di grande impatto fisico e atletico. Non abbiamo recuperato ancora tutti i ragazzi, ma abbiamo dalla nostra il pubblico che come sempre ci darà una grossa mano”.
Pubblico che dovrà essere l’uomo in più per i padroni di casa, che hanno avuto qualche piccola nota positiva dall’infermeria, con le buone notizie su Burgges, ma che impedirà comunque sia all’ala americana, sia ai lungodegenti Pecile e Nicevic di far parte della gara.
Con la pausa alle porte, l’Orlandina è pronta a ritrovare, finalmente, dal prossimo impegno delle rotazioni più profonde, ma si presenterà contro Ress e soci con di fatto 7 uomini a disposizione.
Qui Venezia
Dopo la sconfitta in casa contro Sassari e le vittorie negli anticipi proprio della Dinamo e di Reggio Emilia, è a forte rischio il secondo posto, che avrebbe dato lustro ad una prima parte di campionato ricca di soddisfazioni.
Un quarto posto nel tabellone delle Final8, significherebbe trovarsi nella parte di Milano ed evitarlo, per cercare di dare l’assalto alla Coppa Italia, sarebbe un punto di partenza piuttosto positivo.
Settimana a ranghi ridotti, con Nelson e Stone colpiti da un attacco influenzale, ma presenti in Sicilia seppur non al meglio; Recalcati è conscio della superiorità e profondità del suo roster ma predica calma e “potendo contare su maggiori rotazioni non dobbiamo pensare soprattutto a mantenere la massima concentrazione per tutto l’arco della gara”.
Le chiavi
Venezia si presenta sul parquet del PalaFantozzi con la voglia e la necessità di vincere e la vera superiorità la dovrà mettere in campo dal punto di vista mentale, l’Upea a corto di uomini, cercherà con intensità e fisicità di impostare un ritmo basso, con rotazioni dalla panchina dal minutaggio basso, in maniera tale da ridurre per quanto possibile la fatica.
In mezzo a questo tipo di situazione, la differenza vera, potrebbero farla gli esterni ospiti. Stone con il suo fisico e Goss con le sue penetrazioni, potrebbero attaccare costantemente il canestro, alla ricerca di penalità dei padroni di casa, che se costretti a forzare il proprio quintetto e gioco, perché condizionati dai falli, potrebbero lasciare molto spazio alle inziative Veneziane.
Lo stesso discorso può estendersi per il pacchetto lunghi, con quello ospite nettamente superiore, viste le difficoltà dei padroni di casa. Hunt è chiamato ad una prestazione di grande sacrificio, con Peric pronto a far male sia nel pitturato che lontano da canestro, stesso discorso per i vari Nelson e Ress, con Ortner pronto ad offrire una dimensione ancora più interna in caso di necessità.
Insomma sarà una gara fatta di intensità, in cui Capo d’Orlando non parte già sconfitta, grazie al proprio pubblico, capace già come successo in altre occasioni, di sopperire a quelle mancanze fisiche del roster e compensarle, tenendo il livello dell’intensità del gioco sempre alto, impedendo alla squadra di Griccioli, di alzare bandiera bianca, prima della sirena finale.
Arbitreranno la gara i signori Sahin, LoGuzzo e Calbucci, palla a due alle 18:15 con diretta tv in ambito locale su SporTelevision.
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