Sgomento, rabbia, frustrazione ed impotenza. Sono questi i sentimenti che accompagnano un po’ tutti noi in queste ore a seguito del tragico attentato terroristico alla redazione parigina del settimanale satirico “Charlie Hebdo”. Un attentato barbaro, meschino ed in linea di chi uccide e semina terrore nel nome di ‘Dio’. Dodici le vittime del commando di terroristi che ha fatto irruzione nella redazione uccidendo, tra gli altri, il direttore Charb ed i popolarissimi disegnatori satirici Wolinski, Cabu e Tignous. Altre otto sono rimaste gravemente ferite ma, stando alle ultime notizie, non rischiano la
vita. L’attentato ha immediatamente provocato la redazione del web con gli hashtag #charliehebdo e #jesuischarlie che stanno spopolando sui più noti social network. Ieri migliaia di persone hanno manifestato a Parigi esprimendo commozione e solidarietà, la stessa delle redazioni di ‘Radio France’, ‘Le Monde’ e ‘France Télévisions’ che mettono a disposizione i loro cronisti per aiutare la rivista a non scomparire.
Qualsiasi pensiero sarebbe banale. Solo solidarietà per chi ogni giorno lavora, manda avanti la propria attività con passione e si trova ad essere vigliaccamente ucciso. Un solo grido da mia, e di di ogni singolo responsabile, collaboratore e fotografo della redazione di BasketItaly.it: “JE SUIS CHARLIE”.