Ovazione alla presentazione e standing ovation all’uscita per Drake Diener, che piangerà in sala stampa nel raccontare le sue emozioni, ma a sorridere di cuore alla fine sono solo i tifosi BiancoBlu.
Dopo un ovazione nella presentazione delle squadre per Drake Diener, al primo canestro è pioggia di pelouche, la splendida iniziativa lanciata da La Giornata Tipo, si chiude come meglio non si potrebbe, con il parquet del PalaSerradimigni completamente ricoperto di pupazzi da donare ai piccoli bambini ricoverati nei reparti pediatrici degli ospedali.
Dopo la pausa per la raccolta è gara vera, il primo quarto vede una bella partita a scacchi fra Sacchetti e Menetti, il primo sceglie Devecchi su Drake Diener, scelta scontata dato che il n°8 ha marcato in ogni allenamento per le scorse tre stagioni la guardia di Fond du Lac.
Reggio soffre la difesa biancoblu, punita solo occasionalmente sui raddoppi alti di Lawal con Cervi, Menetti quindi per contrastare anche un Dyson particolarmente ispirato, decide di abbassare il quintetto in maniera netta; un piccolo infortunio per lo stesso Devecchi, spinge Sacchetti ad adattarsi, rivoluzionando totalmente il quintetto. Sassari tiene bene in difesa su tutti gli uomini in rosso e il primo quarto si chiude sul 26-13 per i padroni di casa.
La scelta di Pini prima e Polonara, più mobili rispetto a Cervi come centro, con Silins a sgomitare nel pitturato, permette a Reggio di riavvicinarsi e di aprire maggiormente il campo, situazione che esalta Drake Diener e Polonara, capaci di trascinare a-4 gli ospiti.
Il ritorno in campo di Logan, dirottato in marcatura su Diener, rianima Sassari, che resitituisce un break di 8-0, Reggio ancora una volta si riaffida a Pini nel pitturato, ma la Dinamo conserva un buon vantaggio, frutto ancora una volta del buon lavoro di Dyson.
48-39 al 20′.
Reggio paga la difesa intensa sugli esterni e le statistiche del primo quarto sul tiro dalla lunga distanza ne è la riprova (2/7).
Gli sforzi difensivi di Sassari, sono ripagati dall’attacco, con un Dyson in gran spolvero, anche se la panchina corta nel reparto lunghi, si fa sentire quando Reggio prova ad usare un quintetto più mobile.
Un Dyson più altruista del solito e capace di mettersi al servizio della squadra, prova a far fuggire i biancoblu, Taylor non è d’accordo e tiene Reggio incollata alle caviglie di Sassari, anche se talvolta pecca di egoismo, soprattutto quando prova a mettersi in ritmo da solo.
Menetti sceglie un quintetto totalmente Italiano e la panchina di Sassari sembra soffrire, per lo meno per quanto riguarda le idee in attacco.
La mancanza di lucidità sul lato offensivo è un male che accomuna con lo svilupparsi della frazione, entrambe le squadre, che provano ad alzare il ritmo, ma abbassando il livello tecnico complessivo; le regie di Sosa da una parte e Mussini dall’altra non incidono e lasciano spazio a tanti errori e letture offensive discutibili. 59-51 al 30′.
Ancora una volta il ritorno sul parquet di Dyson è una manna dal cielo per Sassari, che nel momento migliore per Reggio, infligge un buon colpo alle speranze ospiti; Menetti dopo il time out insiste con Mussini in regia, ma la giovane speranza azzurra non riesce ad incidere sulla gara, lasciando spazio a Taylor, che sempre in isolamento dalla lunga distanza, prova a replicare alle magie di Dyson, tenendo aperta una gara che cambia continuamente il padrone dell’inerzia, ma con Sassari sempre in vantaggio.
E’ sempre lo stesso Dyson l’ago della bilancia della gara, la sua velocità in transizione e quando attacca canestro mette alle corde Reggio, Cinciarini prova reggere da solo l’attacco degli ospiti quando gli altri esterni della Grissin Bon sono in difficoltà, ma la predominanza di Lawal nel pitturato fa dare una nuova spallata alla gara in favore della Dinamo, +8 a 2′ dalla fine.
Taylor ancora una volta prova a riaprire la gara ignorando i compagni, la sua tripla in transizione da 8 metri riapre il contropiede che permette a Logan di mettere la bomba del +12 a meno di 1′ dalla fine e di riconcedere il sorriso ad un PalaSerradimigni ed alla Dinamo che non trovava la vittoria da 7 partite di fila. Finisce 87-74
Sassari con la tripla doppia sfiorata da Dyson 25 punti, 9 assist, 10 rimbalzi ritrova 2 punti e sorriso, in una gara che di fatto l’ha vista comandare dall’inizio alla fine. In una partita che ha visto tante assenze su entrambi fronti, la differenza principale l’hanno fatte le letture offensive, che hanno messo in ritmo i lunghi da una parte ed escluso gli esterni dall’altra. Lawal non innescato da Sosa come suo solito, ma ritrovando una bella intesa con Dyson, sia sul pick and roll, sia nel riaprire l’area per gli esterni. Reggio paga la difesa dura sui piccoli, che messi fuori ritmo, non sono mai riusciti a ritrovarsi nel corso dei 40 minuti se non a sprazzi, arrivando nel momento più importante della gara, privi di lucidità in attacco.
I tabellini:
Sassari:
Logan 19, Sosa 9, Formenti 9, Devecchi 3, Lawal 18, Chessa, Dyson 25 + 9 ast; Sacchetti 2, Mbodj. Vanuzzo, Brooks, Todic 2.
Reggio Emilia:
Mussini 3, Polonara 10, Della Valle 8, Taylor 17, Pecachek, Pini, Cervi 6, Silins 11, Diener 11, Cinciarini 8