Reyer Venezia, parlano Recalcati e Ortner. “Contro Reggio Emilia bisogna essere continui per tutti i 40 minuti.”
Ordinaria conferenza stampa pre-partita del venerdì di coach Carlo Recalcati. La capolista del campionato di Serie A, l’Umana Reyer Venezia, si prepara ad affrontare il big-match della 10a giornata (domenica 14 Dicembre alle ore 18:15) al PalaTaliercio di Mestre contro la Grissin Bon Reggio Emilia.
Il coach della Reyer inizia parlando del recupero di Viggiano e Nelson: “E’ stata una settimana tranquilla, grazie allo stop precauzionale di Pesaro Jeff insieme a Spencer sarà della partita. Non ha ancora tanta autonomia però si è allenato con continuità e in progressione. Per nostra precauzione non ha mai finito un allenamento in vista di farlo lavorare da settimana prossima a pieno regime, ma si è sempre impegnato allo stesso ritmo dei suoi compagni.”
La presentazione di Reggio Emilia: “Affrontiamo un’avversaria molto interessante, il valore non si discute. Hanno battuto Milano con abbastanza autorità in un momento che per loro poteva essere problematico. Aldilà della presenza o meno di Kaukenas, hanno una varietà di soluzioni tattiche che dovranno farci trovare pronti: sia offensivamente che difensivamente varieranno nella posizione del 5 con la presenza di Cervi, gran intimidatore, o di Lavrinovic, esperto dalla doppia dimensione. I loro esterni invece sono capaci di dettare ritmi diversi, tra giovani spavaldi che non danno l’impressione di soffrire e che hanno molta faccia tosta dal prendersi tante responsabilità, come Mussini e Della Valle, ed esperti come Cinciarini, Diener e Taylor, Kaukenas altrettanto se ci sarà. Chi sta fondendo bene i due reparti è Polonara, che sta migliorando il suo rendimento avuto a Varese 2 anni fa giocando con una grande personalità e convinzione. Per noi quindi sarà una grande prova dal punto di vista difensivo contro una squadra che ha tante soluzioni diverse e noi dovremo essere capaci di adeguarci. Vogliamo rimanere in testa alla classifica, sappiamo che è una situazione che non cercavamo e non ci aspettavamo ma siamo lì, giocheremo in casa e sarebbe bello poter offrire ai nostri tifosi una vittoria contro la 2a in classifica e poter stare un’altra settimana in testa da soli.”
Dopo il match di Milano, unico KO della Reyer, arriva un altro test di crescita e rendimento. “Le prove di maturità le si ha settimanalmente per motivi diversi, anche quando si gioca contro l’ultima in classifica si deve dimostrare nel valere la propria posizione. E’ chiaro che giocheremo contro un avversario di grande livello, una delle squadre migliori del campionato che in base all’anno scorso si è migliorata ed assieme a Sassari è partita come l’antagonista di Milano nella possibilità di giocare la finale. Facendo anche le coppe si è anche strutturata in un certo modo per quanto riguarda il roster ed ha acquisito la capacità di elevare la propria intensità e fisicità della partita.”
Con Reggio servirà sicuramente la continuità mancata nel quarto finale di Pesaro (perso 34-14) dove la Reyer è riuscita, nonostante ciò, a spuntata sul filo di lana per 90-89. “Siamo alla ricerca… Domenica sarà quel tipo di partita dove l’avversario dovrebbe obbligarci a mantenere alta l’attenzione e concentrazione per 40 minuti. Se non avremo continuità contro di loro sarà difficile essere competitivi.”
In casa reggiana Ksistof Lavrinovic e l’ex Donell Taylor saranno molto probabilmente alla loro ultima presenza per via del loro contratto a gettone, motivazioni quindi molto alte. “Credo che Taylor ne abbia tante da distribuire ai suoi compagni nel ritorno al Taliercio. Se sarà la loro ultima partita, sono giocatori che vorranno cercare di restare in Italia e quindi vorranno farlo nel miglior modo possibile per trovare un nuovo contratto facendo un match di grande livello, indipendentemente dal fatto che il giorno dopo potranno lasciare la squadra. Lavrinovic è un tale professionista che non avrà tale problema di giocare l’ultima partita o meno per avere motivazioni, perciò non credo che ci sia disimpegno da parte loro.”
Benjamin Ortner analizza il momento della squadra. “Abbiamo davanti a noi una partita molto difficile, Reggio Emilia è una squadra molto forte che nonostante il doppio impegno tra campionato ed Eurocup sta riuscendo a viaggiare nei primi posti della classifica, quindi per noi sarà un altro test di altissimo livello. Arriviamo da due partite non bellissime, non abbiamo giocato molto costanti contro squadre come Pesaro e Caserta che sono nel fondo della graduatoria. I cali di tensione e concentrazione sono una di quelle cose che dobbiamo migliorare, per questo domenica la chiave sarà giocare con tanta disciplina e tanta continuità.”
Assieme a Tomas Ress, Ortner è l’ex della sfida. Infatti a Reggio Emilia vi ha giocato dal 2005 al 2008. “Reggio è una piazza a cui sono molto legato, ho giocato i miei primi tre anni in Italia che ho vissuto. Tre anni sono tanto tempo, la città e la società sono speciali e quindi per me la gara di domenica non sarà una gara come le altre.”
La sua analisi sugli avversari: “Arrivavano dallo scorso anno dove hanno giocato benissimo, stanno cercando di costruire qualcosa con costanza. Hanno giocatori di alto livello e di esperienza come Kaukenas, Lavrinovic e Taylor, c’è Cinciarini che è il play della Nazionale. Sicuramente per tutto l’anno si confermeranno come una delle squadre più forti in Italia. Se è la società che punta di più sui giovani? Di più non lo so, hanno tanti italiani di alto livello come Cinciarini e Cervi, sicuramente è una loro forza il mix tra stranieri e italiani che contribuiscono di pari passo ad avere quindi una panchina lunga.”
Come preparerà la gara Menetti, suo ex allenatore a Reggio Emilia che ha affrontato da avversario lo scorso Maggio ai playoff con la maglia di Siena. “In base al loro stile di gioco adottato la stagione passata, sicuramente giocheranno con tanta aggressività, tanta pressione in difesa, tanti contropiedi, il tutto con un ritmo molto alto. Per noi è ottimo, è una partita che ci servirà perché dobbiamo giocare contro squadre così per allenarci contro la pressione difensiva, la tanta aggressività che sicuramente verso la fine della stagione aumenterà sempre più perché le squadre forti migliorano. Ora stiamo soffrendo contro squadre di bassa classifica, dobbiamo migliorare queste debolezze.”
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