Nella notte NBA si sono disputati due match. Uno vedeva di fronte i Cleveland Cavaliers e gli Oklahoma City Thunder e, l’altro, i Sacramento Kings contro Houston.
A fare da protagonista sono state senza dubbio le assenze, importanti, di Lebron James, Dwight Howard e DeMarcus Cousins.
Cleveland Cavaliers @ Oklahoma City Thunder 94-103
I Thunder (9-13) raggiungono la quarta vittoria consecutiva interrompendo così la striscia di 8 vittorie consecutive dei Cavaliers (13-8).Andiamo a vedere com’è andata. Nelle battute iniziali dell’incontro Cleveland riesce ad allungare grazie ad un ispiratissimo Kyrie Irving (7/21 dal campo con 20 punti) che, sfruttando il P&R, riesce a trovare svariate soluzioni e porta i Cavaliers avanti 18 – 8 a 4:40 dalla fine del primo quarto. Oklahoma guidata da Russel Westbrook (26 punti e 8 assist) riesce, col passare dei minuti, a trovare il suo ritmo e arriva il primo sorpasso (38 – 39) a 3:23 dalla fine del secondo quarto. Si arriverà all’intervallo in perfetta parità, 47 – 47.
Nella ripresa Kevin Durant (19 punti) entra in ritmo e arriva dalla panchina l’apporto di Morrow (3/5 da 3 punti con 11 punti) che risolleva la misera percentuale da dietro l’arco di Oklahoma, solo 1/14 nel primo tempo. Aggiungendo a questi due fattori un Westbrook infermabile, i Thunder chiudono il terzo periodo avanti di 12 punti, 66 – 78.
Cleveland nell’ultimo periodo si riavvicina ai Thunder grazie ad un parziale di 17 – 4 che riduce il vantaggio a solo 4 lunghezze a 1:50 dalla fine del match. Gli sforzi dei Cavaliers sono vanificati da KD che, grazie a due canestri consecutivi conditi da una palla rubata, chiude l’incontro. Il match terminerà 94 – 103 per i padroni di casa.
Oklahoma City, dal recupero di Westbrook e Durant, torna a fare paura. Significativa è la media di punti realizzata dai Thunder con i due in campo e senza : 90,88 nelle 17 gare senza la coppia e 104 con i due sul parquet. I Thunder devono comunque continuare a lavorare alla ricerca di continuità difensiva, il parziale di 17 – 4 nell’ultimo periodo di gioco è significativo e devono cercare inoltre di migliorare il gioco di squadra ( 28esima con 19,5 assist per gara ) non affidandosi soltanto alle individualità .
Per quanto riguarda Cleveland, il problema alle ginocchia di Lebron James, è risultato determinante in quanto l’assenza di un giocatore “a tutto campo” del suo calibro si fa sempre sentire. Non sono bastate le ottime prestazioni di Irving , Love (18 punti e 16 rimbalzi ) e i 14 punti in 25 minuti di Waiters ad evitare la sconfitta.
Houston Rockets @ Sacramento Kings 113-109 ( dopo OT )
Le assenze di Cousins e Howard non guastano lo spettacolo, visto che alla Sleep Train Arena di Sacramento, il match tra i Rockets e i Kings termina solamente dopo un overtime. Andiamo a vedere com’è andato il match.
Il primo tempo di gioco ha visto Houston rincorrere i Kings che, subito, realizzano un parziale di 7 – 0 firmato Ben McLemore (21 punti). I primi due quarti di gioco si chiuderanno sul risultato di 36 – 46 per i padroni di casa.
Il terzo periodo di gioco vede Sacramento sempre con la testa avanti grazie all’ottima prestazione, su entrambe le metà campo, di Collison (24 punti 7 assist 6 palle rubate ). Per Houston il trascinatore invece è James Harden che contro la difesa, non troppo irresistibile di McLemore fa un po’ quello che vuole chiudendo il terzo periodo con ben 24 punti.
Nell’ultimo quarto di gara, sotto la spinta di Ariza (15 punti e 7 assist) e di Harden, i Rockets si portano sull’80-78 a 6:44 dalla fine, primo sorpasso della serata. I Kings riprenderanno subito il controllo del match grazie a 5 punti consecutivi di McLemore ma si ritornerà ben presto alla parità, 90 – 90, a 1:40 dalla fine dell’incontro.
Che sia la serata di Harden lo si capisce quando, a 20.5 secondi dalla sirena, mette il tiro da tre punti del pareggio (95 – 95). Due errori, uno di Gay (13 punti 8 assist e 8 rimbalzi) e uno di Harden ( 32 punti alla fine del quarto periodo) porteranno all’overtime. 14 punti nei 5 minuti di overtime del solito Harden (44 punti a fine gara) portano alla vittoria Houston.
Gli Houston Rockets si portano sul 17-5 e viene sempre più consolidata la loro posizione di potenza ad ovest. Nonostante l’assenza di Howard, James Harden, si è preso per mano la squadra con un’ottima prestazione realizzativa ma si è anche dimostrato molto efficace nell’aiuto ai compagni mettendo a referto ben 8 assist a fine partita.
L’assenza di Cousins è molto scomoda per Sacramento (11-12) che perde una pedina fondamentale da entrambi il lati del campo e il suo rimpiazzo, Evans, non è senza dubbio all’altezza. Un altro aspetto da analizzare è la crescita di Ben McLemore. Definito in sede di draft lo scorso anno, a ragion veduta, come un atleta micidiale ma con evidenti limiti tecnici sta dimostrando di aver educato la mano e di essere in grado di prendersi tiri più intelligenti. Ovviamente è ancora lontano dall’essere un giocatore completo, soprattutto nella metà campo difensiva, ma i margini di miglioramento sono ampissimi.