La Reyer Venezia vince a Pesaro, ma rischia un’incredbile beffa nel finale, quando la VL recupera 20 punti e ha in mano il tiro della vittoria.
Andiamo a rileggere il match nel nostro countdown!
10 i minuti che hanno infiammato l’Adriatic Arena, gli ultimi del match. La VL ha compiuto un’incredibile rimonta, riaprendo una partita che sembrava chiusa. Parziale di 34-14 per gli uomini di Dell’Agnello, ma che non è bastato a portare a casa i due punti.
9 i rimbalzi di Peric, che gioca una partita totale. L’ala dell’Umana realizza 25 punti, con 6/8 da 2 e 10/12 ai liberi. Oltre questo aggiunge anche tre assist e la stoppata decisiva sull’ultima azione
8 la valutazione di Basile, che continua a mostrare segnali di crescita. Il play classe ’95 ha realizzato 6 punti con 2/3 da 3 e ha smazzato 5 assit. Un buon segnale per il movimento azzurro.
7 i canestri da due di Ross, che mette insieme 23 punti, il migliore dei suoi. L’ultimo tiro è nelle sue mani, ma finisce per farsi stoppare da Peric.
6 le vittorie di fila di Venezia, che ha ceduto il passo solo all’EA7 in questo campionato. La squadra di Recalcati ha sempre vinto sì, ma quasi sempre negli ultimi minuti e soffrendo anche più del dovuto.
5 le triple tentate da Musso, con 3 a segno. Il capitano della Consultinvest ha tenuto a galla i suoi anche nei momenti più difficili del match.
4 i canestri di un positivo Ceron, tutte triple. La giovane guardia azzurra si è preso i minuti di Viggiano e ha risposto presente, confermando la fiducia del coach.
3 le triple sbagliate da Goss, il giocatore della Reyer non riesce ad incidere nel match e i suoi punti serviranno in futuro a questa squadra.
2 ancora le vittorie della Consultinvest, che sperava di smuovere la classifica e allontanare ancora di più la zona retrocessione.
1 la posizione che occupa la Reyer da sola da un paio di giornate. L’Umana si conferma ai massimi livelli della Serie A, confermando le attese di inizio stagione.
0 i secondi sul cronometro quando Raspino ha preso l’ultimo tiro, Williams fa una finta di troppo e il cronometro scorre inesorabilmente verso lo zero, costringendo Pesaro alla sconfitta.