Ricordate l’estate scorsa? Andrei Kirilenko rinuncia, almeno pubblicamente, a tanti soldi e rifiuta persino gli Spurs, poi campioni pur di accasarsi ai Nets del connazionale Prokorov che, imbottiti di stelle (cadenti?), sognano il colpaccio e si lanciano in proclami che li fanno diventare la cosa più cool in quel momento in tutto il pianeta Nba. Sembra passata un’era geologica. Il progetto Nets si è sgonfiato, la passione dell’oligarca russo pare scesa e anche il testimonial per eccellenza del progetto il signor Corey Shawn Carter, meglio conosciuto come Jay-Z pare in altre faccende affaccendato. E Kirilenko? Cambiato l’allenatore in questa stagione il russo è uscito dalle rotazioni. Coach Hollins non lo vede e solo problemi di famiglia hanno bloccato fino ad ora la partenza di Kirilenko per cui comunque un buyout pare impossibile, almeno fin quando non deciderà di rinunciare ai 3,3 milioni percepiti quest’anno. A convincerlo non sono bastate le avances di Clippers e Cavs (ne tantomeno il tentativo dei 76ers..), ma ora i tempi parrebbero maturi per un clamoroso ritorno di AK47 a Salt Lake City dove Kirilenko a giocato le sue prime dieci stagioni nella lega con i Jazz pronti a mettere sul piatto Jeremy Evans e Toure Murry, che farebbe ritorno a Ny sull’altra sponda dell’Hudson, dopo la parentesi ai Knicks.