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Reggio Emilia-Capo d’Orlando in countdown: la capolista ringrazia i suoi azzurri, gli americani non bastano ai paladini

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amedeo della valle, reggio emilia

Reggio Emilia nell’anticipo del sabato sera vince 77-65 contro Capo d’Orlando e torna capolista, assieme a Venezia, almeno per una notte. Al PalaBigi si è assistito ad un match dai ritmi molto bassi, non certo spettacolare, dove la difesa della Grissin Bon ha fatto la differenza assieme alla sua truppa di azzurri, capaci di mettere a segno ben 62 dei 77 punti totali, mentre per l’Upea gli unici due italiani Soragna e Basile non sono andati oltre ai 17 punti. Riviviamo la gara con il nostro consueto COUNTDOWN.

10 come il voto assegnato ad Amedeo Della Valle: la guardia ex Ohio State come consuetudine si fa bella di sera e partendo dalla panchina segna 25 punti in 28 minuti frutto di 5/8 da 2 e 4/6 da tre, la sua miglior prestazione stagionale al PalaBigi. Decisivo nel secondo quarto con 14 punti, rifiata nel terzo parziale per poi tornare con la mano calda negli ultimi 10′ dove infila 9 punti che spengono in partenza i sogni di rimonta dei paladini. 

9 come i punti e i rimbalzi di Austin Freeman: il top scorer di questa prima parte di stagione biancoblu per la seconda gara di fila non arriva in doppia cifra ma si fa in parte perdonare dando una grossa mano in difesa. Al 19′ commette un’infrazione di 8″ che permette ai biancorossi di scappare sul +7 all’intervallo.

8 come la valutazione di Dario Hunt: il mattatore del posticipo di lunedì scorso contro Sassari segna 10 punti nei primi due quarti ma cala alla distanza e sparisce dai radar nella ripresa. Dalla lunetta continua a sbagliare troppo (1/5) e in difesa fa quello che può contro Polonara.

7 come gli assist di Andrea Cinciarini: il playmaker azzurro non gioca una delle sue migliori gare da quando veste i colori biancorossi, è poco preciso al tiro con appena 1/8, però distribuisce come sempre palloni importanti ai compagni e dà il suo contributo in difesa (6 rimbalzi).

6 come i tiri da 2 messi a segno da Achille Polonara: il lungo di Ancona è diventato a tutti gli effetti una pedina inamovibile della Grissin Bon 2014/15. Mette a referto la terza doppia doppia della stagione: 14 rimbalzi e 15 punti per un 30 di valutazione finale.

5 come le palle perse e i falli commessi da Sek Henry: l’ex Brindisi, proprio come Hunt, non riesce a ripetere l’ottima gara di lunedì scorso latitando in regia. Perde palloni preziosi che regalano contropiedi letali ai reggiani ed esce per raggiunto limite di falli al 39′.

Hunt, Orlandina

4 come i tiri realizzati da Federico Mussini: il regista classe ’96 fa rifiatare Cinciarini giocando 16 minuti di personalita e qualità con ben 12 punti, frutto di 2 triple e 2 tiri dall’area.

3 come le conclusioni da 2 realizzate da Matteo Soragna: il capitano dei paladini è il top scorer fra i siciliani con 12 punti. Da vero capitano è l’ultimo a mollare, non fa mai mancare il suo contributo anche in difesa.

2 come gli unici cambi utilizzati da coach Griccioli: l’Upea arriva a Reggio Emilia con la panchina cortissima e i tre falli di Archie in 11′ non danno di certo una mano ai biancoblu, capaci comunque di tenere testa alla capolista per quasi 30′. 

1 come la posizione in classifica della Grissin Bon: dopo la debacle nel derby con la Virtus, il team di Menetti pur non giocando bene rialza la testa e con il settimo successo stagionale, il quarto casalingo, raggiunge Venezia in vetta.

0 come lo 0/5 da tre di Drake Diener: di fronte alla squadra che lo ha fatto debuttare in Serie A, ManDrake non è in serata come testimoniano i 3 punti in 21 minuti. Si intestardisce dai 6.75m senza successo, trova 4 assist e subisce 5 falli che tuttavia non mutano il giudizio insufficiente sulla sua prestazione.

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